Tarantini-Lavitola. Decisione della Procura entro oggi

ROMA – La Procura di Roma deciderà entro oggi sul caso Tarantini-Lavitola. I magistrati stanno ora esaminando le carte del Riesame di Napoli che ha rimesso in libertà l’imprenditore e la moglie, Angela Devenuto, decidendo la competenza barese sulla presunta induzione a mentire da parte del premier.

La Procura romana dovrà decidere se inviare gli atti a Bari, come disposto dal Riesame, oppure sollevare un conflitto di competenza, dato che il Gip di Napoli ha già fatto trasmettere gli atti a Roma. Quanto alla Procura di Bari, i magistrati attendono gli atti, “se e quando” le carte arriveranno, si apprende in ambienti giudiziari.

Nel frattempo  l’imprenditore barese “non è punibile”, secondo il Riesame. La condotta processuale di Tarantini, infatti,  volta a non danneggiare l’immagine pubblica di Berlusconi, “è stata indotta dalla promessa del premier di farsi carico della situazione economica di Tarantini”. Almeno questo scrive il Tribunale del Riesame di Napoli, nell’ordinanza di scarcerazione per lui e la moglie. Lo stesso Tribunale ha invece confermato la custodia cautelare per Valter Lavitola, tuttora latitante,”avendo l’indagato dimostrato la capacità di continuare a delinquere pur trovandosi all’altro capo del mondo”.

Ma c’è dell’altrp. Silvio Berlusconi, sempre secondo  il Tribunale del Riesame di Napol, era pienamente “consapevole” che le ragazze portate da Tarantini nelle sue residenze fossero escort. Anche questo particolare è riportato nell’ordinanza con cui ha disposto la scarcerazione di Tarantini e consorte e il trasferimento alla procura di Bari degli atti dell’inchiesta sul presunto ricatto al premier.  Atti, dice la procura di Napoli, che per conoscenza saranno trasmessi anche a Roma.

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