Nuovo incidente probatorio per lo stupro in caserma al Quadraro

ROMA – Per lo stupro di una donna di 32 anni, originaria di Crema, avvenuto in una caserma dei carabinieri al Quadraro, zona periferica di Roma, nel febbraio dello scorso anno, la Procura di Roma ha chiesto di svolgere un secondo incidente probatorio. 


La donna sarebbe stata vittima di una violenza di gruppo mentre era nella cella di sicurezza, dopo l’arresto in flagranza per furto: era stata, infatti, sorpresa in un magazzino dell’Oviesse del quartiere Casilino  mentre rubava dei capi di abbigliamento.

Quattro gli indagati: i carabinieri Alessio Lobartolo, Vincenzo Cosimo Stano e Leonardo Pizzarelli, e il vigile urbano Urbano Francesco Carrara. Tutti accusati di aver violentato “un soggetto sottoposto a limitazioni della liberta’ personale con l’aggravante dell’abuso dei poteri e doveri inerenti la funzione pubblica e dell’uso di sostanze alcoliche”. Il procuratore aggiunto presso la Procura di Roma, Maria Monteleone, che  aveva lanciato a marzo all’agenzia Dire l’allarme sull’incremento  delle violenze sessuali, sulla base dei dati statistici relativi a denunce pervenute e iscritte presso la Procura di Roma, ha  chiesto al Gip di “cristallizzare in sede di incidente probatorio le dichiarazioni della donna”, oltre che una proroga delle indagini per altri sei mesi. Un primo incidente probatorio su questa vicenda si era svolto nel dicembre scorso: una perizia disposta dal gip Sandro Di Lorenzo ha stabilito che la macchia di liquido seminale trovata su un indumento della donna fosse da ricondurre al solo Lobartolo. “Non escludiamo che l’audizione della vittima in sede di incidente probatorio – hanno commentato gli avvocati Fabrizio Consiglio ed Eugenio Daidone, difensori di Pizzarelli – sia una necessita’ della procura di verificare la fondatezza delle dichiarazioni rese dalla donna, la cui versione dei fatti, evidentemente, non collima con quanto emerso dalla perizia d’ufficio”.

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