Buste con bossoli e minacce recapitate a Monti e Berlusconi

ROMA – Dieci buste con proiettili e un volantino di minacce firmato dal Movimento Armati Proletari, rivolte al premier Monti, all’ex premier Berlusconi e ai direttori di alcuni quotidiani nazionali sono state intercettate ieri sera al centro meccanografico di poste italiane di Lamezia Terme (CZ).

Tra i destinatari anche il ministro Fornero e il leader del Pd, Bersani e dell’Udc, Casini. Proiettili di diverso calibro sono stati destinati anche ai direttori De Bortoli (Corriere della Sera), Mauro (La Repubblica), Belpietro (Libero), Boriano (La Padania) e Sechi (Il Tempo). “Ve la faremo pagare a tutti”, è scritto sul volantino.

“Il piombo non manca, adesso arriverà anche il tritolo dagli amici arabi”, riporta una parte del contenuto delle  missive.  Il foglio ritrovato all’interno di ciascuna busta conteneva critiche alla manovra, con riferimento alle pensioni e ai banchieri. Sull’episodio sono in corso indagini della Digos.  

“Non credo che si possa parlare di un’ondata di terrorismo”, ha detto il presidente del Copasir, D’Alema, commentando la notizia.
“Ce ne siamo già occupati – dice – ma come sapete l’attività del Copasir è segreta. Si tratta di episodi gravi legati all’area anarco insurrezionalista. Occorre vigilanza da parte delle forze preposte. La situazione è all’attenzione anche del ministro dell’Interno. Siamo in contatto per quanto attiene le nostre responsabilità”.

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