Fiamme a Cinecittà. Distrutto lo Studio 5

ROMA – E’ scoppiato nella notte un incendio  allo storico studio 5 di Cinecittà. Secondo le informazioni dei vigili del fuoco, le fiamme sono divampate attorno all’una e mezza. 

Le fiamme hanno distrutto scenografie, ballatoi e impianti elettrici mentre la struttura è rimasta integra. Le fiamme sono state domate nel giro di un’ora da tre squadre dei vigili del fuoco.

Lo studio 5 era la struttura più grande e famosa degli Studios di Cinecittà, circa 3200 mq di superficie, 14 m di altezza, capienza 2500 persone. 

Era stata la location per film capolavoro di Federico Fellini come “Amarcord” e “La dolce vita”. La piscina presente nello studio, di circa 400 mq, era stata utilizzata da Fellini per ricostruire la laguna di Venezia per il film ” Casanova”.

Sempre in questo studio erano state registrate trasmissioni tv, tra cui l’ultimo spettacolo di Fiorello, e “Amici” di Maria De Filippi.

Al momento non sono ancora state accertate le cause dell’incendio.

“Quanto è accaduto questa notte è grave e allo stesso tempo singolare per la tempistica. Proprio nei giorni in cui il futuro della struttura è al centro di un dibattito che coinvolge associazioni, sindacati e rappresentanti del mondo della cultura, un incendio ha danneggiato gravemente uno dei luoghi simbolo degli stabilimenti, location di gran parte dei film del maestro Fellini e sede di importanti produzioni televisive”. Così Roberto Morassut, deputato del Pd e primo firmatario nei giorni scorsi di una mozione parlamentare bipartisan per la tutela dei Cinecittà Studios, interviene sull’incendio che questa notte ha gravemente danneggiato lo Studio5 degli stabilimenti cinematografici.

“Oggi stesso – continua – chiederò al Ministro dell’interno di accertare le cause dell’accaduto e solleciterò il Presidente della Camera e la Conferenza dei Capigruppo di accelerare l’iter parlamentare della mozione bipartisan che io e altri deputati del Pd e del Pdl abbiamo presentato nei giorni scorsi. La tutela degli stabilimenti di Cinecittà – conclude Morassut – che sono un luogo simbolo del cinema italiano, rappresenta una battaglia irrevocabile per il rilancio della cultura del nostro paese nel panorama internazionale. Non ci fermeremo”.

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