MILANO – Colpo di scena al processo Mills: Piero Longo, uno dei legali di Silvio Berlusconi, al termine dell’ultima deposizione, ha chiesto al Tribunale la sentenza di proscioglimento dell’imputato per intervenuta prescrizione. Il collegio doveva dichiarare il “non luogo a procedere” per Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari.
Gli avvocati del Cavaliere, Longo e Ghedini , hanno sostenuto che il differimento nel tempo era stato provocato da un motivi di salute di Mills e non per assenza di Berlusconi, per cui nel periodo indicato la prescrizione avrebbe continuato a correre, e ne hanno chiesto il proscioglimento. L’imputazione in questo procedimento è ipotesi di corruzione in atti giudiziari: il pm, Fabio De Pasquale, riteneva fosse falsa testimonianza nei processi All Iberian e tangenti alla GdF, una testimonianza che sarebbe costata al Cavaliere 600mila euro.
”Il reato non e’ prescritto, non si prescrive ne’ domani ne’ tra una settimana”, aveva detto De Pasquale, chiedendo ai giudici di respingere la richiesta avanzata dalle difese di pronunciarsi sulla data di prescrizione, e spiegando che ”sarebbe una decisione abnorme” . In questa fase processuale il Tribunale non si poteva pronunciare se non in Camera di consiglio.
”Il processo e’ finito – aveva detto De Pasquale – bisogna passare alla discussione. Chi ha paura della discussione?” Sosteneva inoltre che non si poteva acquisire in un processo, che si svolgeva con la legge italian,a un documento proveniente dalla corte inglese. Ma la sua requisitoria sarebbe slittata a sabato 11 febbraio, perché, nel corso dell’acquisizione degli atti, era stato sentito come testimone Diego Attanasio, l’armatore napoletano, che aveva dato disponibilità solo per oggi. Doveva rispondere degli 1,7 milioni di dollari, provenienti dal ricavo della vendita di una nave da parte dell’armatore in Svizzera, di cui si sarebbe occupato Mills, fissata per dopodomani. Il reato, sosteneva l’accusa, non si sarebbe prescritto nè domani né tra una settimana. Gli avvocati di Berlusconi ritenevano in realtà che il processo Mills si fosse prescritto almeno dal 12 gennaio scorso. Il pm Fabio De Pasquale, rifacendosi alla sentenza a sezioni riunite della Cassazione sul primo processo Mills, aveva sostenuto invece che la prescrizione interverrà soltanto a fine aprile. Ma a decidere era il Tribunale d’innanzi al quale si è svolto il processo e che, sembra di capire, ha stabilito l’estinzione del dibattimento per metà mese, ovvero il 14 febbraio. Sul collegio giudicante però gravava la ricusazione presentata una settimana fa dalla difesa Berlusconi e sulla quale dovrà decidere la corte d’Appello il 18 febbraio, ovvero quattro giorni dopo la prescrizione. Nei fatti dunque, il processo potrebbe già dichiararsi concluso, così come la fase dell’istruttoria dibattimentale , come ha precisato il presidente Vitale.
Dopo un’ora di camera di consiglio, il Tribunale ha respinto la richiesta di prescrizione dei legali di Berlusconi, perché era pendente la decisione della corte d’Appello, per cui c’è l’inibizione da ogni attività “definitoria”, compresa quella sulla prescrizione. I giudici devono sospendere ogni attività, in attesa della decisione, prevista per il 18 febbraio, sull’istanza di ricusazione presentata da Berlusconi.
Solo allora si saprà se il processo verrà considerato estinto oppure chiuso da una sentenza.
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