NO Tav. Il leader Alberto Perino in ospedale: “Ci hanno attaccato brutalmente”

ROMA – Non ha certo l’aria di un terrorista il leader dei No Tav Alberto Perino. Un uomo che è anche nonno tiene a precisare.

Eppure la scorsa notte anche lui era tra i manifestanti allo   svincolo di Chianocco dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, e anche lui è stato vittima dell’azione repressiva, tantìè che è finito in ospedale:  “Ci hanno attaccato brutalmente con idranti e lacrimogeni. Hanno fatto uso non solo di gas come il CS, ma anche di sostanze urticanti, contenute nell’acqua degli idranti”. Questo è quanto ha riferito Perino. Ma la sua testimonianza, pubblicata su alcuni blog vicini al movimento, non termina qui: “Mi hanno fracassato di botte – ha detto al Pronto Soccorso dell’ospedale di Susa – ma fortunatamente me la sono cavata con poco. Dietro di me ho visto cadere, investite dalla forza bruta degli agenti, due signore. Sono cadute, mi sono girato cercando di aiutarle perché non venissero calpestate, ma non ho potuto evitare che a una venisse spaccata una gamba”.

Poi sono arrivati i blindati con gli idranti, ha detto sempre Perino, i quali – a detta sua – contenevano materiale urticante, visto che il getto provocava prurito. Il mistero rimane su quante persone sono rimaste ferite la scorsa notte. Le immagini mostrano le sequenze drammatiche di quei momenti. Nei video si vede addirittura una donna non più tanto giovane che dice di essere stata manganellata.
Intanto oggi alle 18 scatta un’altra mobilitazione indetta dal movimento NoTav. Contemporaneamente ad un incontro durante il quale i valsusini stabiliranno quali nuove iniziative pacifiche adottare. “Noi resisteremo” ha detto Perino.

IL VIDEO DELLA SCORSA NOTTE A CHIANOCCO

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