BRESCIA – Una furia omicida è quella che ha scatenato un uomo di 34 anni. Mario Albanese il nome del pluriomicida di appena 34 anni che alle 3 della scorsa notte ha atteso in via Raffaello, nel quartiere di San Polo di Brescia dove vive la sua ex Francesca Alleruzzo, 45 anni, maestra in una scuola elementare di San Polo, che rientrava con il suo nuovo compagno Vito Macadino, 56 anni.
E appena li ha visti – accecato dalla gelosia – è sceso e li ha freddati entrambi. Poi è salito nell’abitazione dell’ex consorte dove c’erano le sue bambine di 5, 7 e 10 anni e la figlia ventenne Chiara Matalone – che l’ex moglie aveva avuto da un precedente matrimonio – con il suo fidanzato Domenico Tortorici, entrambi di 19 anni, ed ha sparato contro di loro uccidendoli mentre stavano dormendo.
Poi l’uomo ancora preda alla follia è sceso per strada ed è stato fermato da una carabiniere ed ha sparato ancora contro i corpi dell’ex moglie e del nuovo compagno prima di rivolgere la pistola contro se stesso che però si era inceppata. Da lì è nata una collutazione con l’uomo dell’arma che è riuscito a disarmare e immobilizzare l’uomo.
L’omicida, prima di essere portato in questura è stato condotto in ospedale per essere sottoposto agli esami di rito: il sospetto è che possa aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Sul luogo del delitto, insieme ai carabinieri, è al lavoro la polizia scientifica per ricostruire l’esatta dinamica della strage. A chiamare il 113 è stata una vicina di casa delle vittime, che ha sentito i colpi di pistola. Secondo i primi accertamenti, il movente che ha fatto scattare la follia omicida sarebbe la gelosia.
Ora Mario Albanese si trova nel carcere bresciano di Canton Mombello. Addosso all’omicida è stata trovata della sostanza stupefacente, forse marijuana. Intanto si attende l’esito ufficiale degli esami tossicologici.