Windjet. Rischiano di restare a terra 300mila persone e 500 senza lavoro

ROMA – Il caso Windjet continua a far parlare. I vertici della compagnia siciliana dopo aver disertato l’incontro con Enac e Alitalia per la compra vendita tacciono.

Intanto migliaia di passeggeri rischiano di rimanere a terra nei prossimi mesi, fino a ottobre per l’esattezza. Vito Riggio, presidente dell’ente parla addirittura di 300mila visto che la piccola compagnia siciliana non ha ancora consegnato i documenti richiesti e l’Enac sarà costretta a non far decollare più nessun volo.
Inoltre sulla possibilita’ di evitare nuovi casi come questo in futuro, Riggio si e’ detto scettico perche’ la prima cosa e’ tutelare i passeggeri. “Se chiudevamo la compagnia – ha spiegato – avremmo pregiudicato un possibile accordo. Noi le teniamo aperte fino a quando ci sono trattative realistiche. Se avessimo chiuso in questi anni le 13 compagnie in difficolta’, non avremmo assicurato il servizio ai passegeri”.

Sempre l’Enac, dal canto suo, ha istituito un’unità di crisi per coordinare la riprotezione degli sfortunati passeggeri su altre compagnie italiane, che dovranno comunque pagare un piccolo supplemento per essere imbarcati su un volo Alitalia, Meridiana o Blu Panorama.
Nel frattempo i pochi voli della Windjet rimasti operativi oggi, uno da Palermo e l’altro da Catania, entrambi diretti a Roma, portano considerevoli ritardi. Gli altri voli sono stati tutti cancellati.

Ma a rischio ci sono anche i 500 lavoratori della compagnia low cost che ben presto potrebbero finire nel calderone dei disoccupati.
Insomma, come il solito a rimetterci sono sempre i più deboli, in questo caso passeggeri e lavoratori.

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