Immigrazione. Rivolta in centro accoglienza. Arrestati 14 migranti

RAGUSA – Quattordici tunisini che hanno provocato disordini ieri sera nel centro di accoglienza di Pozzallo (Ragusa) sono stati arrestati dalla polizia.

Tutti erano sbarcati a Lampedusa tra il 16 e il 18 agosto scorsi,ed erano stati trasferiti nella struttura ragusana.Nel timore di un rimpatrio, per tentare la fuga hanno devastato gli alloggi e si sono arampicati sul tetti,da dove hanno lanciato oggetti contro la polizia. Nei tumulti, due agenti sono rimasti contusi e sono stati medicati in ospedale e giudicati guaribili in 4 e 6 giorni.

Dopo essere stati respinti in un primo tentativo di aprirsi un varco a spallate tra gli agenti di guardia al cancello, i rivoltosi devastato la struttura.Gli immigrati hanno distrutto l’impianto di videosorveglianza, divelto porte e vetrate, sanitari e rubinetti, allagato alcuni locali con gli idranti anticendio, scassinato gli armadi del vestiario della Protezione Civile, fracassato i computer negli uffici di polizia all’interno del centro. Con cavi strappati dall’impianto elettrico e usati come corde, i tunisini si sono poi arrampicati sul tetto, armati di cocci di vetro, mattoni e estintori, che hanno scagliato contro le forze dell’ordine.
Colpiti un poliziotto, centrato al petto da un oggetto contundente, e un carabiniere, che è stato ferito al volto da una bottiglia. Il primo guarirà in quattro giorni, l’altro in sei giorni.
Gli arrestati sono Elhadi Attia, 34 anni, Hamed Mesrati, 38 anni, Aymen Alì, 31 anni, Saber Boussef, 22 anni, Abdelkrim Gabsi, 24 anni, Manssef Jebali, 31 anni, Tahar Kraiem, 36 anni,
tutti approdati a Lampedusa il 16 agosto, e Rabie Sayar, 31 anni, Mehdi Fadalaoui, 28 anni, Ahmed Zaoui, 28 anni, Rami Sahrane, 22 anni, Fahmi Slimani, 24 anni, Anis Slimani, 22
anni, e Mohamed Saadali, 23 anni, sbarcati a Lampedusa il 18 agosto.

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