LADISPOLI (ROMA) – L’Istituto polifunzionale alberghiero di Via Sironi a Ladispoli doveva diventare il fiore all’occhiello non solo della regione Lazio, ma della penisola.
Invece, l’ambito progetto scolastico, presentato in pompa magna nel giugno del 2009, ad oggi non è ancora entrato in funzione, nonostante sia tutto pronto. Motivo? Non c’è l’allaccio dell’energia, perchè manca la cabina elettrica di competenza. Cose dell’altro mondo.
Così gli studenti hanno deciso di protestare contro le condizioni nelle quali sono costretti a fare le lezioni. Al momento, infatti, gli studenti sono ospitati in un palazzo degli anni 60 con stanze che contengono anche 32 alunni. Un edificio inadeguato per questo indirizzo scolastico che normalmente necessita di attrezzature e spazi che ricalchino perfettamente le condizioni di un vero e proprio albergo.
I lavori della nuova sede furono annunciati il 4 luglio del 2009, proprio nell’aula consiliare del comune di Ladispoli, ala presenza del presidente Nicola Zingaretti. Un complesso per cui sono stati spesi ben 9 milioni di euro, 6 dei quali erano già disponibili tre anni fa. 4,5 milioni, infatti, furono versati dalla Provincia mentre 1,5 dalla Regione Lazio. L’istituto scolastico, come fu sottolineato all’epoca si ispirava ai modelli di un campus internazionale, da dove i ragazzi avrebbero potuto inserirsi subito nel mondo del lavoro
18 aule didattiche, 2 laboratori di cucina, 2 per le attività di servizio a tavola, ma anche aule dedicate all’informatica, linguistica e addirittura allo sport. Ma incredibilmente questo edificio polifunzionale non ha ancora aperto le porte.
“Aver preso un impegno di questo genere diventa un punto di trasparenza”, aveva detto alla presentazione Zingaretti. Ora alunni e genitori vogliono risposte. La scuola non è un optional, ma un diritto.
La protesta- fanno sapere gli alunni – continuerà anche domani.