Ryanair. Annuncio offensivo sul volo per Bari, ‘la città della mafia e di San Nicola’

ROMA – Il vizio della Ryanair non è solo quello di fare ciò che vuole sui cieli italiani, ma anche quello di “sfottere”.

Anzi quest’ultimo è diventata una regola abitudinaria. Ma questa volta ha davvero esagerato. Ecco l’annuncio letto da una hostess al momento del decollo su un volo partito dalla capitale francese e diretto a Bari: “Benvenuti a bordo di questo volo Ryanair da Parigi Beauvais a Bari, la città della mafia e di San Nicola”. Parole che non sono state affatto ignorate dai passeggeri, una delle quali appena rientrata ha scritto alla compagnia irlandese.

Difficile difendersi dopo un’offesa così spudorata. Così la Ryanair ha chiesto tante scuse ed è addirittura intervenuto il direttore della comunicazione Stephen McNamara, il quale dice di non concordare questo tipo di annuncio  che affronterà direttamente con il dipendente coinvolto. Insomma, da queste parole sembrerebbe che il vero responsabile del  vergognoso annuncio sia soltanto il dipendente coinvolto. Tutto è possibile, ma sembra davvero strano che un assistente di volo della compagnia  low cost prenda un’iniziativa solitaria. Tra l’altro proprio in Ryanair in cui è riisaputo i dipendenti non vengono  trattati con i guanti bianchi. Basta pensare che iscriversi ad un sindacato spesso è fatale: licenziamento assicurato.

Anche l’assessore regionale pugliese alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini è intervenuto sulla vicenda: “Anche se fosse solo una scivolata nel cattivo gusto, anche se avesse prevalso il più usurato dei luoghi comuni e il più becero dei pregiudizi che, nella logica di Ryanair, si trasforma in un messaggio promozionale – rileva Minervini – noi ci sentiamo offesi come cittadini e come amministratori pugliesi. Auspichiamo che Ryanair effettui una puntuale e rigorosa verifica interna dell’accaduto e quindi chieda scusa non solo ai cittadini pugliesi ma anche ai svariati milioni di turisti che vengono in Puglia, mai delusi, per ben altre ragioni”.
Dalla Regione è partita una lettera di chiarimento indirizzata alla società irlandese.

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