Scampia. Mattanza senza freni. Si uccide anche davanti a una scuola

SCAMPIA  (NAPOLI) – La faida tra “Girati” e “Scissionisti” non conosce limiti. A Scampia non esistono più regole anche se, probabilmente, non ci sono mai state.

Ma se è vero che le mafie hanno un loro codice d’onore – se così può esser definito -, questo codice a Scampia è saltato. Già da tempo, nel quartiere napoletano, è partita una caccia all’uomo spietata. Una mattanza senza freni che quotidianamente lascia uomini a terra. Corpi freddi  bucati da proiettili. Pozze di sangue sparse quasi ovunque. E non serve rifugiarsi fuori zona perché ti trovano e ti ammazzano lo stesso. Come accadde recentemente in quel di Terracina dove un altro uomo venne ucciso lungo le spiagge del centro laziale. Si spara e si uccide anche senza aspettare l’sms. E così si finisce per uccidere anche chi non ha niente a che vedere con la camorra e con la droga. Per questo la mattanza non ha regole. A Napoli c’è la guerra. Piaccia o non piaccia, questa è la realtà. La piazza – tra le più famose in Italia  per lo spaccio della droga – è per i clan un territorio da conquistare con ogni mezzo perché i guadagni sono altissimi. Per questo, a Scampia è guerra aperta tra quei clan disposti a tutto pur di prendersi la fetta più ampia dell’“affaire”. Veri e proprie strategie militari al cospetto delle quali lo Stato sembra essere incapace di reagire. E intanto la gente continua ad essere crivellata di colpi e a cadere al suolo. Uno dopo l’altro. Giorno dopo giorno. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, ieri mattina. Questa volta, i sicari non si sono fermati nemmeno davanti a una scuola materna. Luigi Lucenti, 50 anni, con precedenti penali alle spalle tra cui droga e associazione a delinquere, è stato trucidato nel cortile di un edificio scolastico. I killer, in un primo momento, avevano tentato di uccidere l’uomo davanti la propria abitazione. Ma Luigi Lucenti era riuscito a scappare tentando di rifugiarsi nella scuola materna. I sicari, a bordo di uno scooter e a volto coperto, lo hanno inseguito e ucciso a pochi passi dall’ingresso principale della “Montale” mentre all’interno i piccoli alunni intonavano cori natalizi per la tradizionale recita. Per gli inquirenti, l’omicidio rientrerebbe nell’ambito della faida di Scampia. Negli ultimi tempi, infatti, la vittima sarebbe stata incaricata dal clan Abbinante di gestire una tra le più lucrose piazze di spaccio del quartiere, quella della “Cianfa di Cavallo” in via Ghisleri, chiusa dalle forze dell’ordine durante i frequenti blitz avvenuti per contrastare la guerra tra i clan.

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