Quattro ordinanze di custodia cautelare per bancarotta fraudolenta

NAPOLI – Bancarotta fraudolenta aggravata, eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare e sequestri in tutta Italia per milioni di euro.

Sigilli anche per rami di azienda di due società satellite con sede in varie città italiane, tra le quali Napoli, Roma e Milano. Questa mattina, i militari della Sezione Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare – emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, Sezione Reati di Criminalità Economica – nei confronti di Maiolino Paolino, Russo Maurizio e Maiolino Giovanni Roberto, rispettivamente amministratore di fatto, amministratore unico e socio maggioritario della “AUTORENTAL ITALIANA S.r.l.” nonché di Graziani Lucia, legale rappresentante della “ABBEY RENT A CAR S.r.l.”. Le indagini, avviate a seguito della sentenza di fallimento emessa nel marzo 2011 dal Tribunale di Napoli nei riguardi della “ABBEY RENT A CAR S.r.l.” con sede in Napoli ed attiva nel settore dell’autonoleggio di veicoli, hanno consentito di accertare un’articolata bancarotta fraudolenta aggravata, patrimoniale e documentale, con condotte delittuose pre e post fallimentari, che hanno consentito la sottrazione dei beni ai creditori a fronte di un’esposizione debitoria pari ad oltre 2.000.000,00 €. Maiolino Paolino – dominus indiscusso di tutte le attività gestionali condotte dalla società fallita e già coinvolto in altre indagini in materia fallimentare sfociate in condanna in primo grado – con la complicità di Graziani Lucia quale amministratrice formale aveva avviato già dall’anno 2008 lo “svuotamento” dell’azienda a favore di altra società appartenente al medesimo gruppo, anche se formalmente amministrata da Russo Maurizio, la AUTORENTAL ITALIANA S.r.l. con sede in Milano e Napoli, trasferendo a quest’ultima tutti i beni strumentali, i dipendenti e le sedi operative della Abbey Rent A Car. A tal fine, tra gennaio 2008 ed aprile 2009, la “ABBEY RENT A CAR” e la “AUTORENTAL ITALIANA S.r.l.” avevano stipulato un accordo di “partenariato” ed un “contratto di noleggio autoveicoli”, fondato su una “Joint Venture” per lo svolgimento dell’autonoleggio con il sistema dei ed. “viaggi a lasciare”. L’accordo si è rivelato una mera finzione ed era stato predisposto in maniera frettolosa solo in seguito alla richiesta di chiarimenti da parte del curatore fallimentare. Il contratto di noleggio, stipulato nell’aprile 2009, tra la “ABBEY RENT A CAR” e la “AUTORENTAL ITALIANA” per l’utilizzo del parco autovetture della prima, non è stato seguito dal pagamento di alcun corrispettivo, pur formalmente previsto. Ruolo determinante ha svolto anche Maiolino Giovanni Roberto, figlio di Paolino, nella qualità di amministratore della “SOIG e Co S.a.s.”, società che ha curato i servizi informatici della fallita e che ha utilizzato due conti correnti ove sono stati gestiti in modo occulto i flussi finanziari sia della “ABBEY RENT A CAR” sia della “AUTORENTAL ITALIANA”, nonché di socio di maggioranza al 90% delle quote  dell’Autorental. Al fine di evitare l’aggressione dell’Autorental a seguito  delle attività di indagine scaturite dal fallimento della Abbey Rent a Car, gli indagati hanno ceduto le quote societarie a due società fiduciarie, una delle quali con sede in Lussemburgo. L’ultimo tassello è costituito dalla successiva messa in liquidazione (luglio 2012) con svuotamento della stessa a favore di altre due società, la “PRONTONOLO S.r.l.” con sede in Isernia e la “EURONOLO S.r.l.” con sede in Chieti, gestite anch’esse di fatto dalle stesse persone. Tale trasferimento di beni ha confermato il nesso di strumentalità e di pertinenza tra la fallita, la “AUTORENTAL ITALIANA”, e le indicate ultime due società ed ha determinato il sequestro preventivo dei rami di azienda della “PRONTONOLO” in Avellino, Cosenza, Firenze, Milano, Monza, Napoli, Roma e Salerno e di tre punto noleggio della ‘”EURONOLO” siti in Roma. Il parco autovetture a disposizione delle società coinvolte nel fallimento è composto di oltre duecentocinquanta autoveicoli tutti in eccellenti condizioni di utilizzo per un valore commerciale superiore ai due milioni di Euro, indicato quale passivo fallimentare.

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