Sequestro Lerici. Non si sa se sia ancora vivo. Stasera luci accese nelle aziende

GENOVA – «Nulla è cambiato. Non abbiamo notizie. Non sappiamo neanche se sia vivo». È quanto afferma il capo della Dda di Genova, il procuratore Michele Di Lecce, che insieme al sostiuto Federico Panichi coordina le indagini sul rapimento di Andrea Calevo, 31 anni, sequestrato domenica sera  nella sua villa a Lerici.

Non sarebbe dunque giunta alcuna risposta da parte dei sequestratori sull’appello dei famigliari di Calevo al fine di conoscere lo stato di salute di Andrea. Di Lecce ha aggiunto gli accertamenti tecnici hanno portato gli inquirenti a puntare su alcuni indizi. «Li stiamo sviluppando» ha precisato il procuratore. «È difficile che ci sia sfuggito qualche contatto con i famigliari – ha proseguito il procuratore – I conti della famiglia sono bloccati, anche se identidicarli tutti non è facile perchè hanno interessi in circa 15 società». Gli inquirenti stanno intanto ricostruendo le giornate di venerdi«, sabato e domenica. Il raggio d’azione delle indagini resta invariato ed esteso anche ad alcuni stati esteri europei.

Nle frattempo si moltiplicano le iniziative di solidarietà nei confronti di Andrea Calevo. Stasera luci accese nelle aziende della zona. Promotrice  dell’iniziativa Elisa Pasqui, imprenditrice spezzina. Venerdì sera alle 21 il comune di Arcola organizza invece una fiaccolata per le vie del paese, mentre ieri sera nella chiesa dell’Immacolata Concezione di Romito Magra, più di cento persone hanno partecipato a una veglia di preghiera durata più di due ore. La famiglia dell’imprenditore è molto legata alla parrocchia. La chiesa venne costruita negli anni sessanta grazie all’aiuto della famiglia Calevo.

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