Rifiuti. Inquietanti sviluppi dal lavoro della commissione d’inchiesta

Legambiente: “Accertare la verità sulla morte del Capitano De Grazia e rivelare nomi di chi ha osteggiato le indagini”

ROMA – Gli sviluppi clamorosi relativi alla morte del Capitano Natale De Grazia, trapelati oggi dopo l’annullamento della conferenza stampa indetta dal presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta, Gaetano Pecorella, sembrano avvalorare i  dubbi e le ombre pesanti che da 17 anni circondano la  pagina  più buia della complessa vicenda delle cosiddette navi radioattive.  Nel contempo però aprono uno squarcio di speranza sulla possibilità di rendere finalmente giustizia alla famiglia e a quanti non si sono arresi di fronte a verità di comodo.
I risultati acquisiti dalla commissione parlamentare d’inchiesta, con l’ormai evidente probabilità che il Capitano De Grazia sia stato ucciso, se da una parte ridanno tragica e raggelante attualità ad  una enorme tragedia umana e civile e al valore di un grande uomo, dall’altra impongono l’immediata riapertura dell’inchiesta sulla sua morte.
“Questo deve essere  il primo passo  in direzione dell’ accertamento più ampio della verità su quello che ancora di più si conferma come un intrigo di Stato – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. E’ quanto da anni tenacemente chiediamo anche attraverso il Comitato per la Verità istituito ad hoc insieme a magistrati, giornalisti, ambientalisti, rappresentanti istituzionali ed autorevoli esperti”.
“Seppure in colpevole ritardo – ha aggiunto Nuccio Barilla della segreteria nazionale dell’associazione – è arrivato il momento di dare nomi e volti agli autori delle “pressioni e  degli atteggiamenti ostili” di cui ha parlato l’allora presidente della Repubblica Ciampi nel conferire la medaglia d’oro alla memoria al fedele servitore dello Stato. Lo stesso Stato che altri evidentemente tradivano. Anche oggi, il pensiero e la solidarietà di Legambiente vanno alla famiglia di  Natale De Grazia, posta di fronte ad una realtà che, pur temuta, resta tanto amara quanto sconvolgente”.

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