Mafia. Omicidio nel messinese. Indagini serrate per stanare i sicari

MESSINA – È stato ucciso con due colpi di fucile caricato a pallettoni. La vittima Giovanni Perdichizzi è morto ieri sera a Barcellona Pozzo di Gotto mentre si trovava in un bar del rione Sant’Antonino. 

Un’esecuzione in stile mafioso per il 41enne, ritenuto dagli investigatori esponente emergente della violenta mafia barcellonese e del racket delle estorsioni. Il killer gli ha sparato alle spalle colpendo alla nuca e alla schiena, mentre un complice lo attendeva fuori. Perdichizzi, dunque, non si sarebbe accorto di niente: era girato di spalle e stava consumando una bevanda. Le indagini condotte da polizia e carabinieri sono serrate.

Alla base ci potrebbe essere un regolamento di conti in ambito mafioso e nella gestione degli affari legati alle estorsioni. Forse Perdichizzi, considerato appartenente alle nuove leve della mafia locale, aveva pestato i piedi a qualcuno all’interno della cosca, rompendo equilibri consolidati. Già ieri sera, ma anche stamattina sono stati eseguiti diversi controlli, perquisizioni ed esami stub. Sono state interrogate le poche persone che si trovavano nel bar, ma nessuno avrebbe visto niente. Intanto, è stata disposta l’autopsia: il sostituto della Dda di Messina Giuseppe Verzera ha conferito l’incarico al medico legale Claudio Crinò. Nella tarda mattinata un vertice operativo in procura per fare un primo punto sulle indagini.

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