Lega Nord di nuovo nella bufera. Perquisita via Bellerio. I dirigenti si trincerano dietro l’immunità

Si è appreso che nella serata di ieri la Guardia di Finanza di Milano, su ordine del pm Maurizio Ascione, ha perquisito le sedi di Milano e Torino della Lega Nord.

I provvedimenti di indagine sarebbero stati emessi nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta e corruzione riguardo presunte irregolarità sulle quote latte. Negli uffici del partito, durante la perquisizione erano presenti Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli che in riferimento alla documentazione presente in alcuni uffici avrebbero sollevato la questione dell’immunità parlamentare in quanto appartenenti a deputati eletti. L’inchiesta sarebbe partita nei mesi scorsi dalla bancarotta della cooperativa milanese ‘La Lombarda’, investita da un ‘buco’ di 80 milioni.
Un’altra delle ipotesi a carico ipotizzata dagli inquirenti è la corruzione; si sospetta infatti di di presunti versamenti di tangenti a funzionari pubblici e a politici per interventi, sia ministeriali che legislativi, a favore degli agricoltori per ritardare i pagamenti sulle quote latte da versare all’Unione Europea.
Sono state ascoltate anche, come persone informate sui fatti, le segretarie delle due sedi Daniela Cantamessa e Loredana Zola, le cui abitazioni private sono state perquisite.

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