Fiorito, parte la prima udienza. Er batman vuole tronare alla politica

ROMA – Franco Fiorito detto “er batman”, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, accusato di peculato, si è recato a Piazzale Clodio, al tribunale di Roma per la prima udienza davanti al  gup, Rosalba Liso, per il rito abbreviato.

Fiorito è accusato  di essersi intascato circa un milione e 400 mila euro dei fondi destinati al suo gruppo consiliare della Pisana. Fiorito, ccompagnato dai suoi avvocati, Carlo Taormina e Enrico Pavia, ha scambiato qualche battuta con i giornalisti: “In questo momento non penso alla campagna elettorale – ha precisato – , ma se sarà ristabilita la verità sono pronto a tornare in politica. In carcere sono stato molto male ma ora ai domiciliari va meglio”.

Inizialmente sembrava una battuta, ma l’esponente del Pdl è davvero intenzionato a tornare in politica anche perchè è sicuro della sua totale innocenza.  Intanto il Codacons, come si legge in una nota, “ha presentato formale costituzione di parte civile nel processo, in relazione allo scorretto uso dei fondi pubblici all’interno della Regione Lazio.. La destinazione dei fondi pubblici e il corretto utilizzo per soddisfarel’intera collettività – scrive ancora l’associazione – rappresentano una questione che coinvolge in modo rilevante il Codacons in qualità di associazione per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori e che chiaro è l’interesse diretto concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata, dei consumatori/contribuenti alla conoscenza dell’ effettiva destinazione dei fondi pubblici”.

Sottoprocesso, con l’accusa di concorso, ci sono altre due persone: Bruno Galassi ePierluigi Boschi, ex capi segreteria di Fiorito, i quali hanno chiesto dipatteggiare la pena. L’ex capogruppo invece chiederà di essere giudicato con rito abbreviato condizionato all’audizione di tre funzionari della Regione Lazio. Per i tre imputati la procura aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato, procedimento che permette di saltare l’udienza preliminare e di andare direttamente al dibattimento, ma le richieste di riti alternativi hanno riportato il procedimento all’attenzione del gup. Sarà infatti il giudice dell’udienza preliminare Rosalba Liso a valutare le istanze di patteggiamento e rito abbreviato. Per l’odierna udienza, alla presenza del pm Alberto Pioletti, è prevista, salvo cambiamenti, la costituzione delle parti civili. Agli arresti domiciliari dal 27 dicembre scorso ad Anagni, Fiorito, assistito dagli avvocati Franco Taormina ed Enrico Pavia, ha sempre respinto le accuse. Quel milione e 400mila euro confluitisui suoi conti correnti, anche all’estero, tramite 193 bonifici, erano soldi- ha dichiarato agli inquirenti – dovutigli in base al cumulo di cariche che ricopriva alla Pisana. Una tesi che per i pm non regge: le spese sostenute dall’ex capogruppo hanno poco a che vedere con le finalità politiche per cui sono destinati.

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