ROMA – Ricoverato a Roma perché affetto da sclerosi a placche, il produttore cinematografico Angelo Rizzoli dovrà andare in carcere. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Roma, respingendo l’istanza della difesa per gli arresti domiciliari. Bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale il reato ipotizzato nei confronti di Rizzoli, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere il 14 febbraio scorso.
«In carcere non potrà certo avere i bastoni – ha commentato il legale diRizzoli, l’avvocato Francesca Coppi – ed inoltre senza l’aiuto degliassistenti è per lui impossibile riuscire a muoversi. In queste condizionisi rischia di compromettere in modo definitivo lo stato di salute». Rizzoli,che «razionalizza con molta difficoltà la situazione e alterna anche momentidi astensione dal cibo – ha aggiunto il penalista – Dobbiamo convicerlo a nonfare lo sciopero della fame, ma non è facile».
