Processo Ruby. Berlusconi invoca il legittimo impedimento

MILANO – Silvio Berlusconi invoca il legittimo impedimento per domani a comparire in udienza al processo Ruby, che lo vede imputato di concussione prostituzione minorile, in riferimento alla riunione dei gruppi Del pdl di Camera e Senato al fine di valutare le consultazioni per la formazione del governo.

Non saranno presenti neanche i difensori Niccolò Ghedini e Piero Longo entrambi parlamentari. Sarà in aula un legale ma solo per sostenere la richiesta di rinvio dell’udienza.

Ieri al processo d’appello Mediaset i giudici avevano riconosciuto l’impedimento in relazione a un motivo analogo, la riunione dell’ufficio di presidenza del partito. Il collegio aveva rimandato la valutazione dello stop al processo in attesa della decisione della Cassazione sul trasferimento a Brescia del processo. E su questa eventualità potrebbero decidere anche i giudici della quarta sezione penale che si occupano del caso Ruby.
La procura domani chiederà di rigettare l’impedimento e di poter concludere la requisitoria iniziata il 4 marzo scorso in modo da poter formulare la richiesta di condanna dell’ex premier rimandando la sospensione in vista della Cassazione all’esaurimento della discussione tra le parti. Considerando la decisione assunta nel processo Mediaset appare probabile un rinvio a dopo il 18 aprile, il giorno in cui la Suprema Corte esaminerà l’istanza di mandare entrambi i processi a Brescia «per legittima suspicione».

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