Mura il cadavere del padre per continuare a percepire la pensione. Arrestato

ROMA – Ha murato il cadavere di suo padre in una stanza per continuare a riscuotere i 1400 euro di pensione. E’ accaduto a Subiaco, 9400 abitanti ai piedi del monte Livata, in mezzo alla valle dell’Aniene, in provincia di Roma. Protagonista della vicenda un 44enne disoccupato, residente in una zona isolata della contrada “La Maina”.

Pare che l’uomo avesse precedenti per droga. Da anni viveva col padre, un ex tipografo del vaticano. Alla morte del padre, le cui dinamiche non sono state ancora chiarite, l’idea di continuare a percepire la pensione. Per celare il corpo del defunto, trovato dentro ad un sacco, il 44enne avrebbe creato un doppio fondo in una stanza. Mattoni e cemento a far da schermo visivo del cadavere. Poi il silicone sugli stipiti della porta, come sigillo della camera da letto del padre, ancora arredata come quando era in vita. Tutto questo per 9 mesi. Il decesso di Domenico Di Tullio, 83 anni, pensionato, sarebbe avvenuto lo scorso mese di agosto.

A porre fine alla ingegnosa quanto macabra truffa i carabinieri. Pare che durante un controllo di routine sulle armi detenute dal padre, i militari abbiano chiesto di parlare col pensionato. Dapprima la menzogna che l’uomo fosso sotto custodia del fratello a Roma per via delle gravi condizioni di salute. Poi l’amara scoperta, dopo aver sfondato il nascondiglio. Ora Giampiero Di Tullio, queste le generalità del figlio, è accusato di occultamento di cadavere e truffa aggravata e continuata. Mentre i medici legali stabiliranno le cause della morte, soprattutto se vi siano segni di violenza, i carabinieri della Compagnia di Tivoli e di Subiaco stanno facendo ulteriori accertamenti.

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