Fp-Cgil. Nei carceri del Lazio situazione vergognosa. Sit in davanti a Rebibbia

ROMA – “Nonostante le continue denunce, la situazione delle carceri del Lazio continua ad essere assolutamente vergognosa. Lo afferma la Funzione pubblica Cgil di Roma e Lazio con una dichiarazione di Fiorella Puglia e Paolo Camardella  che annunciano una manifestazione di protesta , un sit in  davanti al carcere di Rebibbia che si terrà il 6 giugno, dalle ore 14 alle ore 18 e invitano a partecipare tutti i lavoratori della Polizia Penitenziaria e del comparto Ministeri.“

I tassi di sovraffollamento dei detenuti – affermano i due sindacalisti- ormai, hanno raggiunto il 50%   ( più di 7000  a fronte di 4834 posti di capienza regolamentare), a cui fanno riscontro pesanti carenze di organico degli agenti di polizia penitenziaria (siamo al -25% tra agenti previsti e agenti effettivamente presenti negli istituti di pena). “Non è più possibile continuare in questo modo-affermano i due sindacalisti- non è più possibile continuare a scaricare il problema su chi lavora in carcere, proponendo progetti irrealizzabili che prevedono la costruzione di nuove strutture senza la necessaria copertura finanziaria per la loro realizzazione” Per far fronte a questa situazione la FP-Cgil sottolinea la necessità, a partire da  subito “di utilizzare tutto il personale, anche quello in servizio presso gli uffici amministrativi,  per rinforzare gli organici degli istituti e, successivamente prevedere, in tempi brevissimi,un programma di assunzioni che possa colmare il vuoto di organico.. “ I due sindacalisti  affrontano poi un problema di fondo, che definiscono “ strategico”. Parlano di urgenza di  ricostruire “un sistema penitenziario civile, dignitoso e rispettoso del senso di umanità “  affrontano questioni che riguardano lo stato del personale dell’Amministrazione penitenziaria. “Anche qui, una politica miope, volta solo a far cassa,-concludono Puglia e Camardella- ha inciso notevolmente su tutte le professionalità riducendo drasticamente non solo gli organici dei dirigenti di Istituto, ma anche quelli del personale del comparto Ministeri . Parliamo, in particolare, di assistenti sociali ed educatori: per i primi   nel Lazio si registra una carenza di 57 unità  (60 su 117 ), per i secondi, invece, una carenza di 15 unità (97 su 112).”

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