Maxi-truffe nei rifornimenti: 11 denunce e 68 benzinai sanzionati dalla Gdf

ROMA – Undici denunce e 68 sanzioni. Benzinai di tutta Italia sotto la lente delle Fiamme Gialle. Circa il 14% degli impianti di rifornimento di combustibile sono risultati non a norma.

Molto spesso le irregolarità erano rivolte alla frode del cliente, ma anche all’Erario, visto che molte porzioni del carburante venivano vendute in nero, eludendo quindi accise e tasse. Molti i casi eclatanti: in Campania addirittura veniva venduto combustibile non puro. E’ il caso di Casalnuovo, dove le accurate analisi sui campioni presenti nei serbatoi dell’impianto hanno individuato il 15% di acqua. Un caso venuto alla luce anche grazie alla denuncia di molti automobilisti, rimasti in panne dopo il rifornimento. Immediati i sigilli al maxi-impianto da 12 colonnine e 2 cisterne contenenti qualcosa come 20 mila litri di gasolio.

Sempre a Napoli un’altra irregolarità, questa volta finalizzata alla truffa oltre del cliente, anche dello stato. Durante i controlli in un impianto della provincia sono stati ravvisate irregolarità nelle schede conta-litri della pompa. I risultati sono stati: clienti con meno litri nei serbatoi di quanti effettivamente mostrati nel display. Ma anche la rivendita “in nero”, e quindi con danno all’Erario, di quanto detratto illegalmente dalle vendite. Almeno 1 milione e 200mila litri la quota sottratta secondo le stime.

Un sistema simile è stato adoperato anche a Palermo, dove gli uomini della Guardia di Finanza hanno scoperto un impianto che aveva manomesso i sigilli e che erogava meno carburante per la quantità di almeno un 8% in meno. Del 10% in meno, invece la truffa rilevata in un distributore a Nord, nei pressi di Reggio Emilia.

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