Tav. In Val di Susa spediti altri 200 militari

ROMA – Allerta dal Viminale sui lavori per la Tav: disposto l’invio di altri duecento militari in Val di Susa, dopo la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal ministro dell’Interno, Alfano.

Nel corso della riunione, infatti, il Comitato ha evidenziato “la necessità di tenere alto il livello di attenzione e vigilanza”, decidendo quindi la “rimodulazione del piano d’impiego dei militari nel controllo degli obiettivi a rischio”.  Il ministero dell’Interno ha così deciso di inviare duecento uomini che saranno impiegati per le esigenze di siurezza del sito. La decisione è stata adottata questa mattina dal Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza che si è riunito al Viminale. Al Cnosp presieduto dal ministro dell’Interno Angelino Alfano hanno partecipato vertici nazionali delle Forze di Polizia e dei Servizi di Intelligence e il Capo di Stato Maggiore della Difesa. 

«Dopo un’approfondita analisi delle manifestazioni di protesta e dei recenti episodi di danneggiamento a carico di alcune imprese, legati alla realizzazione della TAV Torino-Lione, il Comitato, nell’evidenziare la necessità di tenere alto il livello di attenzione e vigilanza» il Comitato – si legge in una nota del Viminale – «ha deliberato, attraverso una rimodulazione del Piano di impiego dei militari nel controllo degli obiettivi a rischio, l’invio di ulteriori 200 unità per le esigenze di sicurezza del cantiere TAV in Val di Susa».

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