Pompei. Ennesimo crollo. Si sbriciola muro di via Stabiana

NAPOLI – Ennesimo crollo a Pompei dovuto alle forti precipitazioni avvenute negli ultimi giorni. Nell’area degli scavi archeologici è crollato il muro di una bottega di via Stabiana ed una parte di intonaco della Casa della Fontana piccola, all’ingresso della stessa.

Episodi simili si sono già verificati negli anni passati, ricordiamo il crollo del1º dicembre 2010 di due muri della casa del Moralista, fortunatamente senza affreschi;  il crollo del 6 novembre 2010 dovuto a cedimenti strutturali, dellaSchola armaturarum, la scuola dei gladiatori. Quest’ultimo venne definito dal Presidente Napolitano “una vergogna per l’Italia”. 

La Sovraintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Pompei, in seguito al’ultimo episodio, ha subito rassicurato e annunciato la tempestività dei lavori per la messa in sicurezza di tutte le murature della Regio VII del sito archeologico già a partire dalla metà del mese. I progetti di restauro messi in campo e di imminente attuazione consentiranno, così, di superare il fenomeno del degrado delle murature.

Inoltre,a seguito della decisioni prese con il decreto “Valore cultura”, il ministero fa sapere che nominerà nei prossimi giorni la squadra guidata da un direttore generale del Grande Progetto Pompei, per realizzare tutti gli interventi di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione necessari per il rilancio del sito archeologico.

Ciò nonostante, un attacco decisivo è giunto dal rappresentante della Cisl degli Scavi, Antonio Pepe, il quale ha affermato che gli ulteriori crollo avvenuti negli Scavi di Pompei sono “un segnale che la Sovrintendenza si deve dare da fare, perché la manutenzione ordinaria è stata trascurata da troppi anni e i crolli ne sono la conseguenza”. Negli scavi di Pompei al momento sono disponibili solo tre operai – sottolinea Pepe – e questo “non è giustificabile, perché la Sovrintendenza dispone di altro personale restauratore e operaio in altri siti che può spostare a Pompei, riorganizzando i servizi, per fare fronte all’emergenza, come sollecitato da tempo”.

Dichiarata “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” dall’UNESCO nel 1997, Pompei costituisce la testimonianza unica di una struttura sociale conservata pressoché intatta per due millenni, ma oggi per cause di varia natura rischia di scomparire.

Condividi sui social

Articoli correlati