Boss evaso catturato dai Carabinieri. Sorpreso con la pistola

ROMA – Domenico Cutrì, il boss condannato all’ergastolo fuggito dal tribunale di Gallarate dopo una sparatoria in cui ha perso la vita il fratello Antonino, è stato catturato dai Carabinieri intorno alle tre del mattino, a pochi chilometri dal luogo dove si è veriricata l’evasione.

A quanto si apprende, l’uomo si trovava in una casa disabitata in compagnia di un’altra persona, Luca Greco, arrestata con lui con l’accusa di favoreggiamento. La casa dove è stato sorpreso Cutrìsi si trova a Inveruno, vicino Milano. L’operazione è il  frutto di un intenso lavoro di coordinamento e sinergia fra i comandi provinciali dei Carabinieri di Milano e Varese, del Gis, del Ros, con la collaborazione dei comandi di Brescia, Bergamo, Novara, Vercelli. 

 

Domenico Cutrì non ha avuto il tempo di reagire. I Gis, gli uomini del gruppo speciale dei Carabinieri, hanno fatto irruzione nella casa con i flashbang, (una sorta di granata stordente) e lo hanno immobilizzato. Il boss era armato, aveva una pistola con il colpo in canna. L’uomo arrestato con lui, Luca Greco, detto Franco, si ritiene facesse parte del gruppo di fuoco che ha consentito la fuga all’ergastolano dopo la sanguinosa sparatoria costata la vita al fratello di Domenico Cutrì, Antonino. Ieri, era stata arrestata un’altra persona, riconducibile all’abitazione dove si trovava il boss. Cutrì è stato condotto al Comando Provinciale di Varese dove, alle ore 11,30 si terrà una conferenza stampa. 

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