‘Ndrangheta. Sgominata organizzazione traffico droga tra Calabria e Stati Uniti

ROMA – Sono oltre 2.000 le pagine di informativa della Polizia di Stato, intercettazioni telefoniche e ambientali, due gli anni di indagini hanno dimostrato l’esistenza di un ‘pontè fra la Calabria e gli Stati Uniti per un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti e del riciclaggio di denaro.

Secondo gli investigatori, i cartelli calabresi avevano assunto «concrete e avanzate iniziative per la pianificazione e la realizzazione di compravendita di droga lungo l’asse Calabria-New York e destinato al porto di Gioia Tauro». Le indagini, condotte dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e svolte con l’omologa struttura investigativa statunitense, hanno svelato le dinamiche di ingenti traffici di cocaina tra il Sudamerica e la Calabria, con il coinvolgimento di soggetti, ritenuti essere legati a cartelli narcos del centro e del Sudamerica. 

 

L’indagine ‘New Bridgè è il frutto di un lavoro, avviato nell’ambito del protocollo Phanteon del ministero dell’Interno e che ha previsto anche lo scambio, fra Italia e gli Stati Uniti, di investigatori esperti nella lotta alla criminalità di tipo mafioso. Si è sviluppata in tale contesto l’operazione odierna, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria (il procuratore della Repubblica Cafiero De Raho, il procuratore aggiunto Nicola Gratteri e il sostituto procuratore Paolo Sirleo) e dall’Eastern District di New York. Nel corso delle investigazioni in Italia e negli Stati Uniti sono stati impiegati agenti sottocopertura italiani del Servizio Centrale Operativo e statunitensi del Fbi – che hanno permesso il sequestro di oltre 3 chilogrammi di eroina e 5 di marijuana. I sequestri di droga, svolti nel corso delle indagini con operazioni sottocopertura, sono stati disposti a New York e Reggio Calabria, da parte delle rispettive Autorità giudiziarie. Le indagini hanno permesso di sventare la consegna di container, con partite centinaia di chili di cocaina, organizzato fra la Guyana e il porto di Gioia Tauro. La droga sarebbe giunta in Italia, sciolta in barattoli di cocco e ananas. 

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