Primo concistoro di Bergoglio assistito da Benedetto XVI

Ratzinger assiste alla nomina dei nuovi cardinali a San Pietro e  a quasi   un anno dalle dimissioni  parla della sua scelta

ROMA – Per la prima volta nel corso del suo pontificato, Papa Francesco apre il concistoro nominando 19 nuovi cardinali; ma a rendere ancora più speciale e unico l’incontro è la presenza in prima fila del papa emerito Joseph Ratzinger. Il pontefice  l’ha accolto come un fratello deviando la processione di ingresso a San Pietro  per abbracciarlo.  

Un evento straordinario nella storia della chiesa, specie se ci  avviciniamo all’anniversario delle dimissioni di Benedetto XVI, annunciate la mattina dell’11 Febbraio di un anno fà e attuate il 28 Febbraio, lasciando il mondo col fiato sospeso.
Per  quei diciassette giorni, l’intera umanità si è interrogata a lungo su quali siano stati i motivi che  abbiano condotto  il papa a prendere una decisione così importante come quella di abbandonare la guida della Chiesa; parecchie teorie ed ipotesi si sono create a riguardo e fra queste si è pensato subito ad un collegamento con le vicende Vatileaks, scandali e complotti celati all’interno  della Santa Sede. 

Anche in questi ultimi anni se ne è parlato a lungo, ma a smentire ogni dubbio e speculazione è lo stesso papa emerito che, su consiglio di Andrea Tornielli, Vaticanista de “La Stampa”, ha scritto una missiva in cui parla delle sue dimissioni spiegando come la sua scelta presa per il bene stesso della chiesa e di come ancora oggi il suo compito sia quello di sostenere il pontificato di papa Francesco seppur rimanendo nell’ombra.
Lo stesso Tornielli commenta la lettera, sostenendo come il pontificato di Benedetto XVI sia stato negli ultimi anni una via crucis a causa dello scandalo pedofilia e  della fuga di documenti, e che, diversamente da quel che si è pensato, il Papa non ha abbandonato la nave durante la tempesta, ma ne ha atteso la fine per poter rassegnare le dimissioni, già confidate ai suoi stretti collaboratori diversi mesi prima. 

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