Allarme terrorismo: la Farnesina sconsiglia i viaggi in Egitto

ROMA – L’avviso è stato diffuso il 28 Febbraio ed è tuttora valido, leggibile sul sito “Viaggiare Sicuri”, a cura della Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, in particolare dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri in collaborazione con l’ACI, che fornisce informazioni quanto più aggiornate possibile su tutti i Paesi del mondo: “In considerazione del progressivo deterioramento della situazione di sicurezza si sconsigliano i viaggi in tutta la penisola del Sinai comprese le località balneari ivi situate, quali Sharm el-Sheik, Dahab, Nuweiba e Taba. Si sconsigliano inoltre tutti i viaggi non indispensabili in Egitto in località diverse dalle aree turistiche dell’alto Egitto, della costa continentale del Mar Rosso e di quella del Mar Mediterraneo.”

Lo stesso avviso era già arrivato da Belgio, Germania e Olanda dove i ministeri degli Esteri – riferiscono i media – mettono in guardia su una reale minaccia terrorismo contro i turisti e consigliano il rientro dei turisti che sono nei resort egiziani di Sharm e del Sinai. In Germania da ieri la compagnia turistica Tui ha messo a disposizione un charter speciale per rimpatriare i turisti a Sharm el Sheikh. I viaggi verso la regione sono stati bloccati fino al 14 marzo.
Nell’avviso di sicurezza sul sito sono elencati i motivi che hanno portato a tali considerazioni e provvedimenti, primo fra tutti il fatto che “si continua a registrare in Egitto un clima di instabilità e turbolenza che spesso sfocia in gravi turbative per la sicurezza. Tale perdurante e difficile fase di transizione conferma la possibilità di azioni ostili di stampo terroristico in tutto il Paese, eventualità di cui ogni connazionale che si rechi in Egitto, anche nelle aree turistiche, deve essere pienamente consapevole anche alla luce dell’attentato a Taba che ha coinvolto turisti stranieri – avvenuto solo lo scorso 16 Febbraio – e delle minacce diffuse di recente da gruppi jihadisti.”
Un altro fattore di rischio nella Penisola del Sinai è legato alla presenza di tribù beduine che si sono in passato rese responsabili di atti di intimidazione e di violenza come blocchi stradali, che hanno coinvolto anche gruppi connazionali, e ripetuti sequestri, anche di turisti. In tale contesto, viene pertanto suggerito di evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed attenersi tassativamente alle indicazioni diramate dalle autorità locali. Inoltre, in tutto il Paese, anche a causa del brusco deterioramento della situazione economica generale si osserva un aumento di casi di micro-criminalità come borseggi, rapine anche a mano armata e anche a danno di cittadini stranieri, e furti d’auto. Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo in Egitto e che suggerisce di mantenere una adeguata soglia di attenzione. Si evidenzia anche una accresciuta conflittualità nel mondo delle aziende con rivendicazioni salariali, scioperi e iniziative dimostrative, talvolta atti di intimidazione, da parte dei lavoratori. 

Qualora si decidesse comunque di intraprendere un viaggio turistico in Egitto viene raccomandato in ogni caso di affidarsi a Tour Operator professionali, ad agenzie di viaggio che diano garanzia di serietà e di esperienza e si consiglia infine di registrare i dati relativi al viaggio sul sito “DoveSiamoNelMondo” per facilitare contatti e scambi di informazioni con la Farnesina e con l’Ambasciata al Cairo, in caso di emergenza. 

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