Taranto. Agguato a pregiudicato, tre morti tra cui un bambino

TARANTO – Agguato a Taranto nella tarda serata di ieri, dove dei killer hanno sparato a un pregiudicato in auto. Uccisa anche la compagna della vittima e un bambino, rimasti invece illesi gli altri due bambini che sedevano sui sedili posteriori.

La strage è avvenuta sulla strada statale 106 jonica, la Taranto-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo per Palagiano, attorno alle 21.30, secondo la ricostruzione degli investigatori.  Alla guida dell’auto, una Matiz rossa,  c’era Cosimo Orlando di 43 anni, un pregiudicato in semilibertà, accanto a lui la compagna, Carla Maria Fornari, di 30 anni, con un bambino di 4 anni in braccio. La Fornari era la la vedova di Domenico Petruzzelli, che nel maggio del 2011 fu ucciso insieme a Domenico Attorre in un altro agguato, sempre nelle campagne di Palagiano. Il piccolo morto ieri è infatti il figlio di Domenico Petruzzelli e porta lo stesso nome del padre.

Altri due bambini di sei e sette anni erano seduti dietro e per questo sono rimasti illesi.  La vettura è stata infatti affiancata da un’altra auto dalla quale è partita una raffica di circa venti colpi di arma da fuoco che ha immediatamente freddato le tre vittime. Il commando ha agito rapidamente e la loro auto  si è poi immediatamente dileguata a forte velocità. 

Cosimo Orlando non ha dunque  avuto il tempo di reagire. Orlando stava rientrando in carcere a Taranto essendo detenuto in regime di semilibertà. Stava infatti scontando una condanna per il duplice omicidio di Filippo Scarciello e Giancarlo La Cava, di 22 e 26 anni, uccisi con colpi di arma da fuoco nelle campagne di Palagianello (Ta) il 4 novembre 1998. Orlando era stato condannato insieme ad un complice e aveva già scontato in carcere 13 anni. Il duplice omicidio, secondo quanto accertarono all’epoca gli investigatori, maturò per contrasti tra gruppi malavitosi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. E adesso, a quanto pare, l’uomo stava riacquistando spazio nel mondo della mala. Questo potrebbe aver provocato l’agguato di ieri sera.  

Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia e gli operatori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare la morte dei tre. La zona è setacciata dalle forze dell’ordine che hanno istituito numerosi posti di blocco. Sul triplice omicidio sono in corso le indagini dei Carabinieri col coordinamento della Procura di Taranto.

Intanto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha disposto l’immediato invio nella provincia di Taranto di oltre 60 operatori appartenenti ai reparti della Polizia di Stato e dei Carabinieri. 

 

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