Yara Gambirasio. Fermato il presunto assassino. LE FOTO

L’assassino Massimo Giuseppe Bossetti si è avvalso della facoltà di non rispondere

ROMA – Svolta nelle indagini sull’omicidio della piccola Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra sparita nel nulla il 26 novembre 2010.  Le Forze dell’Ordine, d’intesa con la Magistratura, hanno infatti individuato e già fermato il presunto assassino di 44 anni, originario del bergamasco.

Si tratta di  Massimo Giuseppe Bossetti, operaio edile incensurato, nato a Clusone, residente nel bergamasco, sposato e con tre figli. Bossetti, che ha anche una sorella gemella, è stato individuato al termine di una serie di accertamenti che hanno stretto il cerchio sulle relazioni dell’autista di Gorno, Giuseppe Guerinoni, deceduto nel 99, di cui il presunto killer sarebbe il figlio illegittimo.

Bossetti nel suo profilo di Facebook appare come un uomo in forma e con la passione per i cani. Nell’ultimo aggiornamento di due settimane fa Bossetti mostra tutto il suo amore per gli animali: “se porgi le mani a un animale lui avrà un solo modo per dirti grazie: semplicemente ti amerà”. Nella sua galleria fotografica tante foto dei figli: un maschio (il maggiore) e due femmine, oltre a quelle della cagnolina di casa e della sua cucciolata. Una foto ritrae tutta la famiglia al mare: i figli tutti biondi e con gli occhi chiari come il padre, e la moglie che li abbraccia, teneramente, insomma una famiglia all’apparenza perfetta.

Cautela e riserbo intanto da parte degli investigatori che sottolineano comunque la ‘delicatezza’ della fase. Bossetti è stato sottoposto a provvedimento di fermo ed  è stato già interrogato nel comando provinciale di Bergamo,  ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questo quanto  ha riferito l’avvocato, nominato d’ufficio, Silvia Gissetti, che ha aggiunto che il suo assistito ha detto di ‘essere sereno’.  Le forze di polizia non hanno dato dettagli sul luogo dove è stato effettuato il fermo.

Una folla assiepata di curiosi ha gridato ingiurie contro l’uomo all’uscita della caserma, da dove  è stato tradotto nel carcere di Bergamo.

Le foto dal suo profilo Facebook

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