Funerali per il reporter Camilli ucciso nella Striscia di Gaza

PITIGILIANO (GROSSETO)  – Una cattedrale e una piazza gremita a Pitigliano, per i funerali di Simone Camilli, il giornalista dell’Associated Press, ucciso a Gaza durante un’operazione di  sminamento.

Nel paesino toscano, in lutto cittadino, sono arrivati parenti, colleghi, amici ma anche tante persone dai centri vicini nonchè una delegazione palestinese. In prima fila il padre, Pier Luigi sindaco di Pitigliano ed ex giornalista Rai. A officiare il rito funebre il vescovo di Pitigliano, Sovana e Orbetello, Guglielmo Borghetti.  «La perdita del figlio è un evento terribile – aveva detto il vescovo ieri in occasione della preghiera di suffragio per Simone e di sostegno per i suoi familiari – che lega la nostra terra ai tragici fatti di sangue che oscurano la serenità degli animi, ma che non possono spegnere la nostra speranza in un futuro di pace».  

«È una parola di speranza quella che dobbiamo pronunciare e gridare forte», ha detto nell’omelia monsignor Guglielmo Borghetti, presentando Simone come «giovane coraggioso», «professionista appassionato», «figlio di cui il padre è fiero» e «l’amico che tutti avrebbero desiderato avere», che ha concluso «troppo presto la sua vita terrena in una terra da troppo tempo coinvolta in un tragico e assurdo conflitto. La figlia», ha detto ancora il vescovo esprimentdo la vicinanza della chiesa alla famiglia, «potrà parlare orgogliosa del suo papà». Quindi il prelato ha invocato la pace, il dialogo e la riconciliazione, ricordando che «la violenza non si vince con la violenza ma si vince con la pace». «La morte di Simone – ha affermato ancora Borgetti ricordando

le parole del Santo Padre – è conseguenza di quest’odio materializzato che è la guerra». «Affidiamo Simone – ha concluso – a Dio sorgente di ogni bontà». La funzione viene svolta con letture e preghiere anche in lingua inglese, per i numerosi stranieri presenti. Sulla bara del fotoreporter una corona di fiori degli amici di Gaza e Gerusalemme, palestinesi e israeliani. 

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