Incendio Fiumicino, voli ridotti al 60%. Vettori contro Enac

FIUMICINO (ROMA) – Voli ridotti dall’80 al 60% a partire dalla mezzanotte dopo l’incendio divampato il 7 maggio scorso nel terminal T3 dello scalo romani di Fiumicino. E’ questa la decisione disposta da Enac.

Una decisione che ha fatto andare su tutte le furie le  associazioni dei vettori che operano a Fiumicino, ovvero Aoc-Comitato operatori aeroportuali, Assaereo, Comitato utenti e Ibar, i quali hanno espresso “fortissima preoccupazione” per la decisione di limitare la capacità dello scalo. Ma non solo. Le compagnie aeree lamentano inoltre  di non aver ancora ricevuta nessuna indicazione per una “corretta e tempestiva” informazione ai propri clienti. “Si teme infatti – spiegano – che molti dei passeggeri prenotati sui voli cancellati, a causa del brevissimo preavviso accordato prima della chiusura di un intero terminal, potrebbero presentarsi comunque in aeroporto; in tal caso la carenza di disponibilità alberghiera e la grave congestione dei punti di ristoro in aeroporto renderebbero alquanto problematica la attività di assistenza ai passeggeri prescritta dalla normativa vigente”.Ma i vettori lamentano anche la “contraddittorietà dei provvedimenti” adottati e la “frammentazione delle responsabilità” che stanno rendendo molto difficile il loro lavoro “anche a dispetto delle risorse supplementari messe in campo”. Insomma, dopo il sequestro del Molo D disposto dalla Procura di Civitavecchia, si teme un sovraffollamento che potrebbe diventare ingestibile. 

Nel frattempo  la società di gestione Aeroporti di Roma, informa che durante la riduzione dell’operatività del Terminal 3 i voli verranno gradualmente smistati negli altri Terminal che rimarranno aperti nell’intero arco delle 24 ore e saranno collegati da un potenziato servizio di navetta.

Condividi sui social

Articoli correlati