Processo escort, 7 anni a Tarantini, D’addario in lacrime

BARI – La seconda sezione del Tribunale penale  di Bari ha condannato Giampaolo Tarantini alla pena di 7 anni e 10  mesi di reclusione al termine del processo noto come ‘Escort’ nel  quale era accusato di reclutamento, induzione, favoreggiamento e  sfruttamento della prostituzione, a vario titolo insieme ad altre sei  persone.

La pena richiesta era stata di 8 anni. Il tribunale di Bari ha disposto la trasmissione degli atti alla procura affinché valuti l’ipotesi di reato di falsa testimonianza nei confronti di alcune delle ragazze portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze di Silvio Berlusconi affinché si prostituissero. Si tratta di Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone, Roberta Nigro, Ioana Visan, Barbara Montereale e Dino Mastromarco, quest’ultimo ex autista di Gianpaolo Tarantini.

Oltre all’imprenditore barese, il Tribunale ha condannato “l’ape regina” Sabina Began ad un anno e quattro mesi, Massimiliano Verdoscia, tre anni e sei mesi, Pierluigi Faraone, due anni e sei mesi, mentre sono stati assolti dalle accuse Claudio Tarantini, fratello di ‘Gianpi’, e Francesca Lana. Il Tribunale, al termine di cinque ore di camera di Consiglio, non ha riconosciuto il reato di associazione per delinquere.    

D’Addario disperata, non mi resta che il suicidio

”Non mi resta che il suicidio, ditelo”: così l’escort barese Patrizia D’Addario ha reagito, in modo disperato, alla sentenza di condanna di Gianpaolo Tarantini e Sabina Beganovic in cui il Tribunale di Bari non ha riconosciuto alcun risarcimento dei danni alle parti civili, tra

cui la stessa D’Addario. Fuori dall’aula la donna ha pianto a dirotto davanti alle telecamere spiegando che si aspettava un risarcimento dei danni.

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