Migranti. Arrestati simpatizzanti Isis

CASERTA –   L’indagine che ha portato questa mattina all’arresto di 5 persone, e all’applicazione dell’obbligo di dimora peer altre tre, tra cui il 41enne tunisino simpatizzante dell’Isis, Mohammed Khemiri, nasce da un procedimento penale avviato nel 2013 dalla Procura di Bari che aveva contestato a sette extracomunitari il reato di associazione terroristica di matrice islamica. 

Nel corso di quella indagine gli investigatori scoprirono che un tunisino, Zairi Abdesattar, ritenuto componente dell’associazione, intratteneva rapporti con una propaggine campana, nel territorio casertano. Il monitoraggio di Zairi aveva fatto emergere contatti telefonici con Khemiri. Le indagini su di lui, pero’, non trovarono conferma nella valutazione del gip di Napoli che, vagliando una prima richiesta di misura cautelare nel 2014, non “rinveniva alcun elemento volto a collegare Khemiri con una cellula terroristica”, poi giudicata tale dal procedimento del tribunale di Bari, ome si legge nell’ordinanza di questa mattina a firma del gip Gabriella Maria Casella. Le indagini condotte dal pm di Napoli avevano evidenziato un processo di radicalizzazione di Khemiri con posizioni via via piu’ estremiste e inneggianti alla lotta jihadista e al martirio dei combattenti. Il tutto tratto dalle condivisioni sui social network del tunisino, sia Facebook che Twitter, con vari profili, e dal materiale audio che ascoltava in auto e che commentava quando era in compagnia. L’interesse degli investigatori si era concentrato su un particolare post all’indomani dei drammatici fatti di Parigi dello scorso gennaio quando Khemiri ne dava una particolare interpretazione ritenendo che gli attentati erano da ricondurre ai servizi segreti israeliani manifestando una notevole astiosita’ per Israele e sentimenti antisemiti. Post che erano stati condivisi anche dall’indagato barese, Zairi. 

“Per quanto riguarda quel giornalista che ha fatto quelle vignette che ledono l’Islam – scriveva Khemiri sul suo profilo Facebook il 7 gennaio – ha avuto cio’ che si merita”. I successivi post, sempre di quel giorno, furono commentati e condivisi da Adil Abaad, per l’accusa un saudita indicato come personaggio espressione del Califfato islamico, molto verosimilmente un combattente dell’Isis. Abbad, enfatizzava il ritorno di uno stato palestinese non per effetto di negoziati internazionali, ma per mano della jihad. Il 21 gennaio 2015, invece, Khemiri commenta l’attentato terroristico compiuto a Tel Sviv dove nove pendolari furono accoltellati. “Allah e’ grande – scriveva – la migliore mattinata della Terra Santa. Che dio benedica queste mani”. In una conversazione avvenuta in auto il 26 febbraio del 2015, il tunisino, parlando con un certo Adel, esclama: “L’Isis e’ incredibile” auspicando l’espansione dei suoi territori con l’espressione “Paese per Paese come disse Gheddafi via per via…..”. Il gip nego’ con le stesse motivazione una seconda richiesta di arresto dichiarandosi tra l’altro incompetente a valutare fatti commessi in territorio non ricadente nella sua competenza. I reati, dunque, sono stati riproposti al gip di Santa Maria Capua Vetere. (

Il 26 gennaio in una conversazione un uomo dice che lo stato islamico sara’ “uno Stato sulla scia del Profeta”, mentre il 7 gennaio del 2015 commenta la strage di Parigi a Charlie Hebdo. Prima dice che che i terroristi siano in realta’ agenti del Mossad e parla di un complotto internazionale: “come fanno due incappucciati in una macchina Citroen ad entrare nella sede di un giornale ed uccidere 10 persone e un agente di sicurezza e ferirne altri con armi da fuoco?….sono dei professionisti…chi ha seguito il video percepisce che il luogo sembra totalmente vuoto dai passanti, i due uomini armati passeggiavano come fosse un allenamento. La storia e’ girata e il film preparato”. Poi ci ripensa e scrive: “E’ tutto opera dei servizi segreti…ma se non fosse cosi’ io l’appoggio con tutto il mio cuore… e se Dio vuole cio’ che verra’ e’ peggio e piu’ amaro”. Ci va duro anche contro il presidente Usa, Barak Obana quando in appello al mondo islamico chiese di non aderire alle posizione estremistiche. “Lo sceicco Obama dice: i giovani nel mondo arabo e islamico non devono seguire l’onda dell’integralismo in quanto non rappresentano l’Islam….e io dico: i giovani nel mondo arabo e islamico devono ucciderti e gettare a terra i tuoi resti per i cani”.

Condividi sui social

Articoli correlati