Altri 434 migranti a Lampedusa. Il dolore dei superstiti dell’ultima tragedia

AGRIGENTO – Ancora sbarchi a Lampedusa dove nella notte, un ennesimo barcone è stato soccorso dalle motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera a circa 50 miglia dall’ isola. A bordo 311 migranti, tra i quali 53 donne e 8 bambini ed in mattinata e’ giunta in porto anche una nave della Marina Militare che ha raccolto nel canale di Sicilia altri 123 profughi. Un tale di 434 migranti giunti sull’isola siciliana a distanza di poche ore . e nel frattempo non si placa l’eco dell’ultimo sbarco con i tanti morti rinvenuti in mare. Toccante oggi è la testimonianza di un superstite come gran parte dei 376 sopravvissuti all’ultima tragedia del mare. «Ne abbiamo visto diverse di quelle navi ma nessuno ha raccolto i nostri segnali di aiuto, soltanto quel rimorchiatore cipriota ci ha notati ma non si è mai avvicinato.

Ci ha lanciato in mare delle zattere ma raggiungerle era impossibile – testimonia Robert, nigeriano poco più che ventenne che insieme ad altri ha gettato in mare un centinaio di cadaveri morti a bordo del barcone, tra i quali c’era anche un suo cugino.- Che dovevamo fare? Morivano davanti ai nostri occhi e noi non potevamo fare proprio nulla perché da giorni non avevamo più né cibo né acqua. Siamo stati visti da molte navi, navi grandi e grosse con cannoni e radar, ma nessuno si sono mai avvicinato

Il mare Mediterraneo continua ad essere il letto di morte dei disperati in cerca di fortuna è forse ora di interrogarsi seriamente su ciò che occorre fare senza attendere che altre, immani tragedia lo trasformino in un mare di sangue.

 

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