Scajola e la casa del Colosseo pagata con 80 assegni

ROMA –  Ottanta assegni circolari, consegnati dall’architetto Zampolini, collaboratore dell’imprenditore Diego Anemone, entrambi coinvolti nelle indagini sui Grandi eventi, alle proprietarie dell’appartamento al Colosseo, per un totale di 900 mila euro. Lo hanno confermato le sorelle Papa, nei primi interrogatori per l’inchiesta a carico dell’ex ministro Scajola, per finanziamento illecito ai partiti.

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, l’abitazione fu comprata nel 2004 dall’allora ministro per lo Sviluppo Economico dalle sorelle e pagato ufficialmente 610 mila euro, ma in realtà fu pagato 1 milione e 700 mila euro.

Il procuratore aggiunto Alberto Caperna e il pubblico ministero Ilaria Calò hanno ascoltato  anche  la titolare dell’agenzia immobiliare che offrì in vendita l’appartamento e l’avvocato Roberto Minutillo che rappresentava le due sorelle. Nel pomeriggio sempre come persona informata sui fatti è stato sentito il direttore della filiale della Deutsche Bank che rilasciò gli 80 assegni circolari per conto di Anemone. Non è previsto invece l’audizione del notaio Gianluca Napoleone che registrò la compravendita. Nemmeno è previsto l’interrogatorio di Zampolini che, in caso di convocazione dovrebbe essere accompagnato da un avvocato in quanto teste assistito.

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