Bari. Chiusa l’inchiesta escort Tarantini. Manuela Arcuri due di picche al premier.

BARI – Chiusa l’inchiesta della Procura di Bari sull’inchiesta di escort che Tarantini portò a Berlusconi nel periodo 2008 2009. Divulgati i nomi. Otto gli indagati: Sabina Began, Manuela Arcuri, i fratelli Tarantini Claudio e Gianpaolo, l’amico avvocato Salvatore Castellaneto e Massimiliano Verdoscia, il quale è già stato condannato in primo grado dal gup di Bari a quattro anni e quattro mesi per i coca party in Sardegna. La Guardia di Finanza ha notificato agli interessati la conclusione della indagini preliminari: 28 sono i capi d’accusa.

L’incredibile progetto di Giampi Tarantini. Nell’affanno di compiacere il presidente del consiglio, pare ci sia stato il tentativo di far prostituire la venere nazionale Arcuri. La proposta indecente consisteva nel barattare la prestazione sessuale con la conduzione del Festival di Sanremo. Ma, colpo di scena, nello scenario di felici yes woman, finalmente si ha notizia che il “due di picche” sarebbe partito proprio da Manuela Arcuri. Almeno questo emerge nella conclusione delle indagini, e riguarda in particolare due capi d’imputazione.
Il primo riguarda un accadimento del 10 dicembre 2008 che ha per protagonista il Tarantini, il quale, a detta degli inquirenti, si adoperava per convincere l’attrice “a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che  l’avrebbe favorita per la conduzione del festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto opposto della stessa”
L’altro evento vede Tarantini e l’attricetta Francesca Lana, il 25 gennaio e 11 febbraio 2009 protagonisti di: “atti idonei e diretti in modo non equivoco a indurre Manuela Arcuri a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi prospettandole la possibilità di un personale interessamento di quest’ultimo per consentire la partecipazione del fratello ad una trasmissione televisiva, non riuscendo a portare a termine il loro proposito per ragioni indipendenti dalla loro volontà”.

Nel capitolo dedicato alla celebre “ape regina” Sabina Began, si narra che la stessa, premurosa, portava tre amiche a palazzo Grazioli, al cospetto di Berlusconi. Si legge che una delle tre ragazze abbia ceduto al fascino irresistibile del cavaliere, infatti: “Vanessa Di Meglio, Sonia Carpentone e Roberta Nigro – favorirono e sfruttarono – l’attività di prostituzione  in favore di Silvio Berlusconi, presso la sua residenza romana, dietro pagamento di corrispettivo di denaro. A istruire le ragazze, tutte irresistibilmente attirate dal grande totem berlusconiano, sulle modalità comportamentali da assumere, sulle finalità della serata, a sostenere le spese di viaggio e soggiorno delle donne  e a mettere a loro disposizione un’autovettura per raggiungere palazzo Grazioli è onnipresente la regia del Tarantini.

E così nell’immaginario collettivo affiora l’idea. Nel nobile palazzo Grazioli  pare che da anni, non echeggino più discorsi intellettuali ma parole vuote e prive di contenuto: “ah ah … oh oh. Sì si!
Una nota della Procura della Repubblica di Bari riferisce che le intercettazioni, telefoniche e ambientali, sono più di 100 mila, e hanno dato origine a diversi filoni d’inchiesta.
Nessuna delle intercettazioni effettuate è stata trascritta. Esistono solo sunti di conversazioni tra Berlusconi e Tarantini. Dai cinque faldoni si apprende che Berlusconi e Tarantini nelle loro conversazioni disquisiscono di donne e di rapporti con conoscenti. La comunicazione tra il capo del Governo e il Tarantini è definito: “ben documentato”. E ancora mancano diversi tasselli in questa vicenda che ha davvero dell’incredibile.

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