Indignati. Perquisizioni a tappeto. Nel mirino gli anarchici

MILANO – Sono in corso da questa mattina su tutto il territorio nazionale diverse perquisizioni da parte della Digos e dei carabinieri.

Dopo gli scontri di Roma, che hanno messo a ferro e fuoco la capitale, nel mirino degli investigatori i gruppi anarchici e quelli estremiste. Nel capoluogo lombardo si segnalano diverse perquisizioni a carico di alcuni anarchici milanesi, al momento sarebbero almeno tre e sono state eseguite sulla scorta dell’articolo 41 del Testo unico leggi di Pubblica sicurezza secondo il quale «gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria, che abbiano notizia, anche per indizio, della esistenza, in qualsiasi luogo pubblico o privato, o in private abitazioni, di armi, munizioni o materiali esplodenti, non denunciate o non consegnate, o comunque abusivamente detenute, procedono immediatamente a perquisione e sequestro». Da quanto si è saputo, però, l’attenzione degli investigatori si sarebbe concentrata, in particolare, su indumenti che potrebbero portare all’identificazione degli autori degli scontri. Una persona è stata portata in caserma dai carabinieri ma solo al fine di sottoscrivere il verbale di sequestro ed è poi tornata a casa. Per ora non ci sono stati arresti.

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