Ruby. Altre 5 ragazze si costituiscono parti civili Contro Minetti, Fede, Mora

MILANO – Al processo in corso a Milano sul caso Ruby, a carico di Lele Mora Emilio Fede e Nicole Minetti, giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Milano hanno ammesso come parti civili cinque delle 33 ragazze ospiti delle serate ad Arcore. Sono Ambra Battilana, Chiara Danese, Imane Fadil.

Anche Barbara Guerra e Iris Berardi hanno chiesto di costituirsi come parti civili, ma solo nei confronti di Nicole Minetti.  I giudici hanno respinto la richiesta della difesa di escluderle dal procedimento. Ambra e Chiara erano già state ammesse come parti civili nell’udienza preliminare. Anche Ruby è parte offesa nel processo. Nella scorsa udienza, infatti, il giudice della quinta sezione penale di Milano Anna Maria Gatto aveva disposto di notificare il decreto che ha disposto il processo a tutte le trentadue ragazze maggiorenni che avrebbero partecipato, assieme a Ruby, ai presunti festini hard ad Arcore, perchè, secondo una recente giurisprudenza, anche le persone che subiscono il reato di induzione e favoreggiamento della prostituzione sono da considerarsi «vittime» e persone offese da reato. Per questi motivi e basandosi sull’ordinanza, come ha spiegato l’avvocato Faggella, Iris Berardi e Barbara Guerra hanno deciso di chiedere di essere parte civile. Nella richiesta di costituzione le due giovani lamentano un «danno morale», mentre, come ha aggiunto l’avvocato, «il danno all’immagine è nei fatti ed è dovuto al battage pubblicitario del processo». Le due chiedono di essere parti civili solo contro Nicole Minetti perchè, ha chiarito il legale, «i fatti che le riguardano sono da ascriversi alla sola Minetti». L’avvocato inoltre ha fatto riferimento ai principi espressi nell’ordinanza del giudice ovvero alla «libertà di autodeterminazione nella sfera sessuale della donna e alla dignità della persona».

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