Venezia. Dopo tragedia Giglio entra in vigore ordinanza “anti-inchini”

VENEZIA – Basta inchini. E’ quanto disposto dalla nuova ordinanza della Capitaneria di Porto, che recepisce e applica le indicazioni del decreto interministeriale noto come, dopo la tregedia della Costa Concordia, «Anti Inchini» emanato lo scorso 2 marzo.

Il provvedimento, illustrato quest’oggi al Comitato Portuale della città lagunare  dall’Ammiraglio Tiberio Piattelli, Comandante della Capitaneria di Porto di Venezia, definisce una serie di distanze minime tra nave e nave in navigazione sul canale Malamocco-Marghera e, specialmente, sul canale SanMarco – Giudecca nella laguna di Venezia. È disposto l’obbligo di assistenza navale con l’impiego di 2 rimorchiatori per le navi di stazza superiore alle 40mila tonnellate che navigano sulla tratta SanMarco -Giudecca: quella ritenuta in assoluto più spettacolare dalle navi da crociera dato che incrocia a un passo da Palazzo Ducale e dagli altri luoghi storici di Venezia. È stato aggiunto l’obbligo del secondo pilota a bordo. Infine la normativa vietata l’ormeggio, nell’area di riva dei Sette Martiri, da sempre utilizzata come darsena di lusso, alle navi con stazza superiore alle 40mila tonnellate.

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