Venezia. Albanese uccide la moglie per immotivata gelosia

 

VENEZIA – Ha colpito la moglie, probabilmente  in preda a una immotivata gelosia.

Non si è accontentato però di colpirla con un coltello al torace e poi alla schiena, ha infatti raccolto una grossa pietra e  con questa le ha sfondato la testa, forse appoggiandosi a lei quando era già a terra. Queste sono le accuse che hanno portato in carcere Pashko Gjelaj, 54 anni, un uomo albanese, per l’omicidio di Hane Gjelaj, 46, avvenuto nella tarda serata di ieri in una strada di Noale (Venezia), cittadina dove la coppia abitava. 

 

L’arresto è avvenuto solo dopo un lungo interrogatorio nella notte all’interno della caserma dei carabinieri, nel corso del quale però l’uomo, che era stato fermato poco dopo l’omicidio, non avrebbe fatto alcuna ammissione. 

 

Una serie di testimonianze e le tracce di sangue rinvenute sui vestiti, oltre  ovviamente al coltello usato per colpire la donna, hanno però portato all’emissione del provvedimento. 

 

Secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, l’albanese, disoccupato, ha atteso in strada ieri sera il rientro della moglie dalla casa di riposo dove lavorava come inserviente.  A quel punto tra i due sarebbe scoppiato un violento litigio e sarebbe  allora avvenuta l’aggressione mortale.  Una lite dunque sfociata poi in tragedia.

 

A scatenare la follia omicida dell’uomo, sempre secondo una prima ricostruzione degli investigatori, ci sarebbe una immotivata gelosia.  Da parecchio tempo una serie di difficoltà e di litigi sembra avessero segnato il rapporto tra i due coniugi.

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