NAPOLI – «La situazione dei rifiuti in Campania ci preoccupa ancora e chiediamo azioni immediate per far fronte all’emergenza»: lo ha detto oggi il commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik . Il commissario, che ha spiegato di aver avuto un breve incontro con il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, ha ribadito la preoccupazione di Bruxelles per la situazione dei rifiuti in Italia e ha invitato il governo a prendere misure al più presto.
«Noi continuiamo a monitorare ma devono essere prese al più presto delle misure per cambiare la situazione», ha detto il Potocnik. Il commissario ha quindi ribadito che conta di inviare esperti Ue sul territorio per valutare la situazione. Sulla vicenda dei rifiuti a Napoli e in Campania, Potocnik era già intervenuto duramente una decina di giorni fa quando aveva sottolineato che la situazione era tale da far ritenere che le «misure adottate dal 2007 in poi fossero state insufficienti». «La Campania – aveva sottolineato il commissario – non si è ancora dotata di un piano per lo smaltimento dei rifiuti e l’inceneritore di Acerra, l’unico attivo, non è in grado di funzionare a regime. Questo implica che le autorità regionali non sono in grado di attuare un programma che garantisca lo smaltimento delle ecoballe, nè tanto meno quello dei rifiuti giornalieri». Se la situazione non cambierà, hanno ribadito anche oggi fonti comunitarie, l’Italia rischia un nuovo deferimento davanti alla Corte europea di giustizia e questa volta con pesanti sanzioni pecuniarie.
«Da cittadino ritengo che vada individuata una soluzione sul piano regionale più che su quello provinciale. Si potrebbero individuare ad esempio altre discariche, controllate e ovviamente di carattere provvisorio, in zone isolate di altre province della Campania, e nel frattempo utilizzare questo periodo per realizzare i termovalorizzatori». Lo ha affermato all’ANSA il procuratore della Repubblica di Napoli Giovandomenico Lepore rispondendo a domande sulla situazione dell’emergenza rifiuti. Il procuratore ha sottolineato che la decisione di ascoltare come persone informate dei fatti il presidente della Regione e quello della Provincia di Napoli è dovuta anche alla necessita di capire se vi è «un’unica cabina di regia» indispensabile per la soluzione del problema. Lepore ha anche accennato a una esigenza di solidarietà da parte di altre popolazioni della Campania visto che per «decenni i rifiuti della intera Campania sono stati scaricati a Pianura», alla periferia nord di Napoli. Le verifiche della magistratura, intan to, vanno avanti: «Se accertiamo che le discariche attualmente in funzione sono ‘contra legem’ dobbiamo intervenire: e che facciamo, le chiudiamo?», ha concluso l procuratore con un interrogativo retorico che evidenzia la necessità di porre fine all’emergenza.