Ama. Giusto colpire storture, ma è necessario un progetto di rilancio

ROMA – Finalmente l’Azienda AMA spa di Roma ha deciso di occuparsi di politiche del personale. Ci sarebbe piaciuto che il Presidente avesse aperto un tavolo per discutere con i sindacati come aumentare la produttività e valorizzare il personale.

Si decide invece solamente, a mezzo stampa, di denunciare il presunto fenomeno delle assenze per malattia superiori alla media nazionale e delle assenze in genere che risultano superiori rispetto alle altre aziende del settore.  Il Presidente sappia  che mai l’Azienda ha segnalato tale fenomeno .Ci aspettiamo che da subito il  Presidente , come dichiarato, apra un tavolo di confronto con i sindacati e ci fornisca dati puntuali  per studiare eventuali correttivi sull’organizzazione del lavoro che consentano di ridurre il fenomeno. 

La FP CGIL è pronta ad affrontare questa e qualsiasi altra questione che possa ridare efficienza all’Azienda nello svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti della Capitale. Non siamo invece disponibili ad accettare che la responsabilità per  i disservizi dell’azienda ricada sempre sui lavoratori. Facciamo notare inoltre   che, fino ad oggi, l’Azienda non ha avuto  un progetto complessivo ma  è stata gestita con accordi su singoli punti che spesso ci hanno visti contrari e mai ci si è preoccupati di dotarsi di sistemi premianti e di controllo che sono indispensabili per gestire migliaia di lavoratori. 

Ci preme fare notare che in AMA non esiste di fatto un salario variabile legato al raggiungimento di obiettivi, a noi sconosciuti,  neanche per i dirigenti e i quadri intermedi. Ricordiamo al Presidente che le responsabilità principali di tali fenomeni risiedono nella cattiva gestione di quei Dirigenti, responsabili della situazione dell’azienda  che ancora si trovano tutti saldamente ai loro posti e di cui non sono stati pubblicati, come promesso,  i curricula e gli stipendi. Nessuna azienda può essere governata così.

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