De-liberiamo Roma. Assemblea cittadina in Campidoglio

ROMA – Mercoledi 21 gennaio alle 15 nella sala della Protomoteca in Campidoglio si apre una nuova fase per Roma. Le tantissime realtà cittadine che compongono la rete di De-Liberiamo Roma, infatti, indicono una grande assemblea per aprire il confronto con i capigruppo sulle delibere popolari. 

Un’altra idea di città: la sottrazione al mercato dell’acqua, il rilancio della scuola d’infanzia pubblica, l’uso sociale del patrimonio edilizio insieme alla messa in discussione del Patto di stabilità e all’uso sociale di Cassa Depositi e Prestiti. Sono questi i temi che insieme rilanciano una nuova stagione di diritti sociali, creazione di lavoro e rinascita culturale per Roma.

Un’altra idea di governo: la partecipazione dei cittadini. Questa è la sostanza di tutte le delibere, e la ragione dell’assemblea del 21. Tante infatti saranno le realtà e i cittadini che daranno voce ai drammi connessi con le privatizzazioni e il taglio dei servizi in tutti i campi.
Dall’impossibilità di trovare un posto nella scuola d’infanzia pubblica alla vergognosa gestione delle mense dopo il bando Alemanno che la nuova giunta non ha saputo cancellare, dai 1000 distacchi al giorno di un servizio essenziale come l’acqua mentre Acea gonfia la bolletta dei costi milionari dovuti ai profitti dei suoi azionisti e, oggi si scopre, agli appalti di personaggi come Mancini e Monaco. Dai continui sgomberi di situazioni abitative mentre 55.000 famiglie non trovano risposta alla domanda di una casa popolare, a quelle che offrono alla città servizi e cultura rispondendo ad una domanda sempre più urgente, ricreando tessuto sociale di fronte al degrado delle istituzioni.
Un’assemblea che fa da spartiacque: scegliere la strada dei beni comuni, vero investimento sociale e culturale in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini e avviare il risanamento economico del bilancio, o continuare con la gestione privatistica del bene pubblico. La stessa che ha portato a Mafia Capitale. Questo è il bivio nel quale siamo, e il Comune non può sprecare l’occasione.

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