Movimento 5 stelle. Favia contro Grillo. Un partito di prime donne

ROMA – Continua lo scontro dopo il fuori onda trasmesso dalla trasmissione di Corrado Formigli, Piazza Pulita, nella quale Giovanni Favia, consigliere regionale dell’Emilia-Romagna accusava Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio di avere una gestione dittatoriale del movimento 5 Stelle.

Ieri nelle pagine di Beppe Grillo era apparsa una replica di appena due righe di Casaleggio, oggi invece sul sito del comico genovese è stato pubblicato un articolo a firma di Maurizio Ottomano, giornalista freelance legato al meetup di Vicenza. Quest’ultimo pone diversi dubbi sull’insolito fuori onda, ipotizzando tra le righe che fosse addirittura tutto concordato.

“A partire dal ‘gioco di spondà – si legge – tra il conduttore della trasmissione Corrado Formigli e Luca Telese, il direttore del neonato quotidiano ‘Pubblicò, sul cui sito la notizia del fuorionda sarebbe apparsa qualche minuto prima dell’effettiva messa in onda”, riporta una nota. Ottomano, inoltre,  avanza pesanti dubbi sulla veridicità del filmato: “Favia (che nei giorni scorsi ha però negato di avere concordato il fuorionda, ndr) è abituatissimo alle interviste» e inoltre il suo curriculum di tecnico audiovisivo lascia molti dubbi sul fatto che possa essere cascato in un tranello così semplice. Piuttosto, prosegue Ottomano, dietro ci sarebbe la sua «prossima fine mandato», avendo già compiuto due legislature in politica. E una frase dello stesso Grillo, pronunciata alla festa a Cinque Stelle di Brescia, avrebbe preannunciato il
tutto: «Anche noi avremo i nostri Scilipoti», le parole del comico.

Ma la secca replica di Favia non tarda ad arrivare. “Non ho nessuna intenzione di andare nel Pd (sul blog di Grillo avevano accusato il consigliere ribelle di volersi costruire un futuro nel Pd ndr). L’M5S è sempre stata ed è la mia casa. Che fai mi cacci?” tuona Favia, usando le stesse parole che Fini pronunciò a Berlusconi alla Direzione nazionale del Pdl. “Il Movimento Cinque Stelle è sempre stata casa mia – ha ribadito – non ho nessuna intenzione di andare nel Pd”.
Insomma la battaglia contonua e per ora il comico non replica direttamente. E’ atteso un suo intervento dulla scottante questione. Lo vuole l’opinione pubblica, lo chiedono i grillini del Movimento 5 Stelle. Una cosa è certa questo episodio sta danneggiando la credibilità di un movimento che avrebbe dovuto esprimersi dal basso. E adesso sembra  un partito di prime donne.

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