Vendola. Mi candido alle primarie, Bersani una bella giornata

Casini inorridise, Fioroni vuole  il congresso del Pd

ROMA – “Per me è una bella giornata”: è questo il primo commento di Pier Luigi Bersani quando legge  le poche parole  che Nichi Vendola  scrive sul suo sito, annunciando che si candiderà alle primarie a conferma dell’alleanza di centrosinistra.  “Per scacciare il fantasma del Monti bis e trasformare le primarie da ennesima faida di partito a occasione di svolta per il Paese, ci vediamo al Mav di Ercolano, sabato 6 ottobre alle 18. Accetto la sfida – sottolinea – per vincerla”. “Ho sempre pensato e sempre detto che sarebbe stato molto positivo che Nichi Vendola decidesse di partecipare. Allargheremo la grande base popolare di un fatto di partecipazione e daremo, credo, assieme una risposta corale, certo nella competizione ma delinenando una prospettiva per il governo del Paese”. E conclude: ”Saluto con sincera soddisfazione la scelta di Nichi  Vendola”. A rovinare la giornata del segretario del Pd arriva subito una dichiarazione  di Casini, un vero e proprio scatto d’ira, offensivo nei confronti di Vendola e anche dello stesso segretario del Pd, pur definito ”persona ragionevolissima”. “Inorridisco -afferma il leader dell’Udc- all’idea che il futuro governo possa essere consegnato ad una alleanza tra Bersani. Persona ragionevole Vendola, persona politicamente non adatta a governare” Bersani non ci sta. Sabato sarà per lui e il Pd una giornata non facile, con l’assemblea nazionale, quasi mille delegati, che dovranno decidere il percorso e le regole delle primarie. Ed a premere ci sono impegni politici di grande significato, la legge  anticorruzione con il Pdl che  prova  a inserire emendamenti, il salva Ruby, che interessano a Berlusconi, il ministro Severino che traccheggia, si dice contraria all’emendamento berlusconiano ma  qualche modifica la proporrà con il rischio che l’approvazione della legge slitti ancora.  E cincischia sulla possibilità  del voto di fiducia richiesto dal Pd. Per quanto riguarda la riforma elettorale, si parla di qualche passo avanti, ma il rischio  è che ci siano passi indietro e un voto alla Camera concordato sotto banco fra Pdl, Lega e Udc.  Per di più, a ruota con Casini, arriva Fioroni, ex popolare, ex margherita, membro della direzione del pd che ci mette del suo e pone un veto all’alleanza con il leder di Sel, presidente della Regione Puglia. Le primarie non si possono fare con Vendola, visto che lui rifiuta il programma di Monti e un’alleanza coi moderati. A questo punto, se proprio vogliono fare le primarie, le si faccia come selezione tra i candidati democratici. Facciamo cioè un congresso straordinario del partito democratico”.

Il segretario del Pd: “inorridire per il  centrosinistra è troppo.  Lui inorridiva con Berlusconi

Il segretario del Pd sbotta, si è stufato di essere bersaglio di Casini, dei “montiani” e dei “renziani”. Rivolto al leader dell’Udc dice: Certe parole sono un po’ forti. Dire “inorridire” di un  contesto di sinistra, progressista, di centrosinistra è troppo. Noi abbiamo portato l’Europa nell’euro, mentre Pierferdinando inorridiva insieme a Berlusconi, in quel periodo lì. Ora c’è il Pd. I centristi possono star tranquilli della barra riformatrice”. E, se qualcuno non avesse capito, per quanto riguarda il governo del dopo elezioni, la grande coalizione, Bersani dice “no al governassimo, mai col Pdl”. “ Se qualcuno punta sulla balcanizzazione  con una riforma elettorale – afferma – sappia che in base ai sondaggi si va nell’ingovernabilità non nel governassimo. Se si pensa di ovviare con risicate maggioranze, dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io penso, e penso anche il Pd ci riposiamo”. Arriva anche la risposta di Vendola a Casini. Al vetriolo. “ Casini cosa ha mai governato? Ricordo solo una presidenza della Camera avuta come premio per il suo sostegno fedele a Berlusconi.”

Gentili (Laboratorio per la sinistra). La posizione di Fioroni sorprendente  e sbagliata

Dall’interno del Pd sono numerose le voci che contestano la presa di posizione di Fioroni. Dice Sergio Gentili, della Direzione Pd ed esponente di Laboratorio politico per la sinistra. “Sorprendente e sbagliata“ e  ricorda che il 31 luglio  venne approvata, con il voto dello stesso  Fioroni, la relazione di Bersani.   Proponeva  un patto dei democratici e del progressisti, un centrosinistra, ovviamente con Vendola,  altrimenti con chi, non vista come un processo chiuso. Il testo approvato anche da Fioroni, diceva che i democratici e i progressisti, si impegnano altresì a promuovere, un patto di legislatura con forze “liberali, moderate e di Centro, d’ispirazione costituzionale ed europeista. E nel confermare l’impegno ad una politica di rigore  si diceva chiaramente, rispetto alla politica del governo, che bisognava  introdurre pìù uguaglianza, più lavoro, più diritti”.  Ancora: “ E’ una posizione sbagliata che viene messa in campo proprio mentre cresce nel Paese il consenso alla linea del Pd, si sviluppa e si allarga a movimenti, associazioni, forze sociali, l’alleanza di centrosinistra”.  Da Tabacci,  Api di Rutelli, che corre alle primarie   si esprime un senso positivo sulla candidatura di Vendola ma si augura che Bersani guardi più alle nostre posizioni che a quelle di Vendola”. Si fa vivo anche Di Pietro, in modo soft, che  è meglio costruire un alternativa che  essere chiusi in questo recinto: Con il Monti bis si chiudono le possibilità per il Pd di andare al governo.  Mi fa piacere che Vendola partecipi alle primarie che per quanto mi riguarda non mi appartengono”.  E sul governo?  Vedremo il programma di Bersani, non ho pregiudizi. Certo se fosse Renzi il candidato non avrebbe di certo il mio voto.

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