Berlusconi manda la letterina agli italiani

ROMA – “Oggi il rapporto di fiducia del cittadino verso lo Stato è in grave crisi. E’ un rapporto che è stato turbato dai recenti scandali provocati da qualche vecchio mestierante della vecchia politica…”. Così inizia la lettera che gli italiani stanno ricevendo, tra l’altro senza averne fatto richiesta, nella loro cassetta della posta. Il mittente, inutile dirlo, è sempre lo stesso.

Chi se non Silvio Berlusconi, il presidente operaio, il presidente impiegato, muratore, poliziotto e chi più ne ha, ne metta.

Insomma il Cavaliere ci ha preso davvero gusto, tanto lui di soldi ce ne ha da buttare. Fa promesse a destra e manca, alla faccia della carta sprecata che andrà a finire dritta dritta al macero per la gioia dei comuni che hanno adottato la differenziata.
Eppure ci vuole veramente coraggio a mandare una missiva del genere agli italiani, dopo tutti questi anni trascorsi nel più alto scranno di Palazzo Chigi, in cui la situazione invece di migliorare è addirittura peggiorata.
 Probabilmente lui reputa ignorante il popolo italiano, forse lo ritiene disinformato sugli accadimenti oppure talmente stupido che alla fine lo voteranno. Tutto e possibile. Oppure il suo unico pensiero fisso rimane sempre lo stesso, come aveva avvertito Veronica Lario, per cui tutto il resto è relativo.

E’ fantastico comunque leggere che  Berlusconi si sia accorto adesso dei cassaintegrati e dei disoccupati promettendo loro assunzioni con tasse zero e a zero contibuti. Vi ricordate i 4 milioni di posti di lavoro? Volatilizzati.
In pratica lavoratori  esentasse pronti a entrare o rientrare nel ciclo produttivo di  un paese, che ahimè, produce poco perchè nessuno compra, dove i facoltosi manager profumatamente pagati finiscono in carcere per mazzette e le piccole imprese abbassano le serrande e mandano tutti a casa.
Insomma il Cavaliere promette, come fosse esente da qualsiasi responsabilità e tenta addirittura di ricucire quel senso di sfiducia tra cittadini e istituzioni che lui stesso ha contribuito a deteriorare.

Ma non finisce qui. Berlusconi promette, promette e promette, quasi fosse il nuovo Messia della politica con il rischio che poi nulla si realizzi e lui si dimentichi di quello che aveva promesso. Un film già visto.
Non ultima la smentita di ieri sulle tangenti chiamate commissioni. Nel suo patinato depliant di promesse nero su bianco ne ha inserite a iosa, senza dimenticare i successi raggiunti negli anni scorsi.
Promette tra le tante cose, di restituire l’Imu come va dicendo da giorni, di abolire il finanziamento pubblico ai partiti e di cambiare la Costituzione, di ridurre le tasse sulla famiglia e sulle imprese di eliminare il limite dei pagamenti in contanti, di dare nuove regole ai Pm e ai giudici e infine di investire per la BCE come vera banca centrale.

Infine nell’ultima pagina c’è il patto parlamentare sottoscritto dai candidati. Al sesto punto tenetevi forte: “Impegnarmi al servizio del paese per non più di due legislature a partire da questa”.  

“Io ci credo ancora” riporta sempre nell’opuscolo sotto una foto che vede Berlusconi stringere la mano a un uomo che indossa un bel Rolex al polso. I tempi sono cambiati, il presidente dovrebbe saperlo, non è più efficace fare questa propaganda da quattro soldi, perchè gli italiani hanno aperto finalmente gli occhi. E questa volta non si faranno prendere in giro.

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