Berlusconi ad Alfano. 10 giorni per trattare con Letta e risolvere i miei guai giudiziari

ROMA – Berlusconi ha dato dieci giorni di tempo  ad Alfano per “trattare “ con  Enrico Letta e trovare una soluzione ai suoi guai giudiziari. Una qualsiasi purché la sentenza di condanna per frode fiscale non venga applicata.

Una volta  si davano gli “otto giorni” a quelle che si chiamavano donne di servizio. Tanti saluti e grazie. Il pregiudicato è stato più generoso. Il via libera al vicepremier è stato dato dopo un lungo vertice ad Arcore dove l’ex premier ha stabilito il suo quartier generale. Ma il via libera è stato dato con particolari condizioni, prima di tutte che  Alfano tratti con Letta  non per parlare di governo,  ma di come risolvere i suoi guai giudiziari. Così ha deciso il vertice berlusconiano, con Santanchè, Verdini e Capezzone  schierati per l’apertura delle ostilità. Le cosiddette colombe avrebbero ottenuto un contentino , dieci giorni  ad Alfano,per portare a casa garanzie per Berlusconi.

Il premier incontra il vicepremier  in quanto segretario del Pdl

E nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì, il  premier incontra il vice premier. O meglio il premier incontra il segretario del Pdl. La pitonessa nel vertice ha tirato fuori tutti i suoi veleni, ha rimproverato il  Capo  perché ancora crede possibile che a sua favore vi sia qualche intervento. Ti vogliono  eliminare, ha detto più volte. E poi pubblicamente si è rivolta con toni minacciosi a Napolitano e a Letta intimando loro di intervenire .”Finora quello che ha avuto maggiore senso dello stato e maggiore responsabilità- afferma- è Silvio Berlusconi , altrimenti l’Italia non avrebbe avuto un governo, Letta non sarebbe diventato premier e Napolitano non sarebbe presidente della Repubblica. Per cui mi aspetto e sono certa che da parte loro ci sarà la responsabilità di ripristinare al più presto la democrazia nel nostro paese”. Tesi davvero singolare quella che non dare applicazione a una sentenza di condanna definitiva per un reato grave, come la frode fiscale,significherebbe ripristinare la democrazia. Ma tant’è di questa pasta  è fatta la “ banda Bassotti”. Il pregiudicato, intanto, si sta attrezzando. Dopo gli aeroplanini   a zonzo nei cieli per rendergli omaggio sta preparando un messaggio televisivo, “ shock”, dicono i suoi maggiordomi. Nel frattempo Enrico Letta assolve in  pieno i suoi compiti di presidente del Consiglio in vista anche del semestre di presidenza italiana della Ue a partire dal prossimo  luglio.

Il cancelliere austriaco: “ Berlusconi non è mai stato un garante di stabilità”

Il premier ha incontrato, a Vienna, il cancelliere austriaco Werner Faymann che gli ha dato un incoraggiante benvenuto  con una stoccata all’ex premier.”Ho conosciuto Silvio Berlusconi – ha detto-e non ho mai pensato che sia un garante della stabilità per cui sono contento di aver incontrato il presidente Letta che sta andando nella giusta direzione”. Rispondendo alla domande rivolte dai giornalisti in relazione alla possibile crisi di governo Letta ha affermato che “ sarebbe paradossale avvitarsi in questioni di politica interna e far cadere il governo in vista della “erra promessa”. “Il nostro Paese ha davanti delle grandissime opportunità –ha affermato  il premier durante la conferenza congiunta con il cancelliere Faymann – confido nella responsabilità e nella lungimiranza di tutti”.

Le minacce dei berlusconiani? Difficoltà superabili

Riguardo alle minacce dei berlusconiani Letta ha parlato di “difficoltà superabili. Non voglio vuole pensare a uno stop del governo, soprattutto dopo che l’Italia ha tenuto duro durante la crisi e ora c’è la possibilità di raccogliere i frutti”. “Siamo orgogliosi-ha proseguito- che l’Italia sia un Paese con i conti in ordine” ed ha sottolineato- i “grandi sacrifici” compiuti per stare dentro i parametri di stabilità e uscire dalla procedura di deficit. . Per quanto riguarda l’’Europa Letta ha sottolineato che “deve cogliere la ripresa e non fermarsi alla coda della crisi – ha spiegato Letta – questo vuol dire fare scelte impegnative, sul lavoro gli investimenti e la competitività”. Quando toccherà all’Italia il presidente del Consiglio ha indicato le  priorità. “Voglio continuare la battaglia per contenere la disoccupazione giovanile- ha detto- un tema importante, il cuore della presidenza italiana dell’anno prossimo”. Altro tema centrale è quello dell’unione bancaria “per evitare che i consumatori europei debbano pagare per gli sbagli delle banche – ha sottolineato – tutelare i risparmiatori e rendere il sistema bancario europeo più solido sarà un altro impegno della nostra presidenza”.

Stefàno. La Giunta  del Senato non si occupa di costituzionalità

Per quanto riguarda i lavori della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato un nuovo intervento del presidente, Dario Stefàno in merito ai rilievi di incostituzionalità sollevati dalla 2 banda Bassotti” mette i puntini sulle i:” “Come Giunta – afferma-abbiamo fissato che le nostre funzioni non ascrivano la competenza nel richiamare problemi di costituzionalità delle norme o delle leggi – . Dobbiamo limitarci a svolgere il ruolo che le norme ci attribuiscono, quello di applicare e in questo caso di discutere sull’incandidabilità intervenuta ed eventuale decadenza di Silvio Berlusconi”. Una ciambella di salvataggio viene invece lanciata alle premier dal ministro della Difesa, Mauro Mauro,transitato in lista civica dal Pdl il quale parla di possibile  atto di clemenza.  E’ sempre accaduto quando il paese si è trovato in momenti di difficoltà politica  Se non andiamo errati ciò avvenne nel 1946 con l’amnistia  varata dall’allora ministro della Giustizia, Palmiro Togliatti, dopo . Altri tempila vittoriosa lotta di Liberazione, la fine del fascismo. Altri tempi, ministro. Studi la storia patria.

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