Grillo scrive alla Polizia, unitevi alla protesta. Il popolo è fomentato dall’esasperazione

ROMA – Oggi a Porta Susa e alla Stazione centrale di Torino durante la manifestazione dei Forconi i poliziotti della Celere si sono tolti i caschi in segno di solidarietà ai manifestanti. Un gesto distensivo come non si era mai assistito, che  ha fatto scattare subito un lungo applauso della folla al grido “siete come noi”.

Sull’episodio è  intervenuto il leader del Movimento 5 Stelle, il quale ha subito cavalcato l’episodio pubblicando sul suo blog una lettera indirizzata ai vertici delle forze dell’ordine: “Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l’Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare”. Parole durissime attraverso le quali Beppe Grillo tenta di convincere gli agenti di polizia, carabinieri  e esercito a unirsi al popolo sostenendo la protesta dei cittadini.

Secondo il comico genovese la protesta iniziata ieri potrebbe essere solo l’inizio “di un incendio o l’annuncio di future rivolte forse incontrollabili”.  Tempestiva la risposta del segretario generale  del Sindacato italiano appartenenti polizia, Giuseppe Tiani, il quale ha replicato che “i poliziotti cittadini respingono al mittente gli inquietanti e farneticanti inviti all’insubordinazione e alla contestazione rivolti dal leader del M5S”.

Le reazioni

Non si sono fatte attendere anche le reazioni politiche.  Nichi Vendola scrive su Twitter: “giocare cinicamente con la disperazione della gente e l’agitar di sciabole sono ingredienti pericolosi per la democrazia italiana”. A criticare le parole del fondatore del M5S si è aggiunto anche Fabrizio Cicchitto del Ncd,  il quale giudica il comico un irresponsabile dalla linea eversiva: “L’appello di Grillo ai poliziotti è irresponsabilità pura e la conferma che il M5S ha una linea globalmente protestataria che non giustifica nel modo più assoluto convergenze strategiche o anche tattiche con esso. Evidentemente poi questa linea eversiva è confermata da quanto Grillo, rispondendo all’on. Giachetti, sta dicendo sul Parlamento”. Anche la responsabile di giustizia del Pd, Alessia Morani, replica: “Grillo distilla quotidiano veleno contro le istituzioni adottando toni e contenuti apertamente eversivi”.

Intanto le manifestazioni di protesta dei Forconi continuano su tutta la penisola. Un segnale che, nonostante le provocazioni di Grillo, non andrebbe affatto sottovalutato.  Di certo non è sufficiente liquidare Grillo accusandolo di fomentare il popolo alla rivolta, come qualcuno azzarda, ma affrontare di petto il gravissimo disagio socio economico che sta attraversando da troppo tempo il Paese. Insomma, del cambiamento tanto agognato ancora non c’è traccia, l’economia reale che vivono milioni di italiani ha raggiunto livelli insostenibili rispetto ai buoni propositi di una ripresa che non si vede, ma è soprattutto l’esasperazione e l’incertezza a far da padrona. In questo clima rovente Grillo c’entra ben poco. Come ha ricordato  il segretario nazionale dell’Italia dei Valori, Ignazio Messina “Il comico ha 150 parlamentari a sua disposizione ed è ormai ridicolo gridare al colpo di Stato quando il Movimento 5 stelle ha molte poltrone istituzionali. Il crescente calo dei suoi consensi ci dice che i cittadini italiani hanno compreso bene il suo gioco: urlare per nascondere la sua scarsa concretezza politica”. In sintesi non sarà Grillo a scatenare nessuna rivolta.

 

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